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CARTA DELLE AUTONOMIE APPROVATA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

PRIME VALUTAZIONI CRITICHE DA CONFERENZA REGIONI, ANCI E UPI

Istituzioni e Riforme    20/11/2009

La Conferenza delle Regioni, l’ANCI (associazione nazionale comuni italiani) e l’UPI (l’Unione delle Province d’Italia) valuteranno il testo della “Carta delle Autonomie”, licenziato oggi dal Consiglio dei Ministri, quando sarà trasmesso ufficialmente dal Governo.

“Quanto si apprende dalle prime notizie di stampa – hanno dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, il Presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino e il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli – consente però una prima valutazione critica relativa alle limitate e poco rilevanti modifiche rispetto alla versione già discussa precedentemente dal Governo , su cui Regioni, Anci e Upi avevano presentato nella Conferenza Unificata del 18 novembre un pacchetto di emendamenti condiviso”. Il disegno di legge parrebbe definire un semplice restyling della Pubblica Amministrazione non in grado di dare le risposte di cui i cittadini hanno bisogno. Gli emendamenti presentati ieri in Conferenza Unificata – hanno ricordato Errani, Chiamparino e Melilli – accogliendo una richiesta del Governo ed in particolare del Ministro Calderoli di avere proposte congiunte – avevano il fine di costruire un impianto di riforma responsabile, innovativo, di razionalizzazione del sistema istituzionale e di reale federalismo amministrativo e per noi irrinunciabile. Se l’accoglienza riservata agli emendamenti presentati in un modo unitario dal sistema delle Regioni e delle autonomie locali si rivelasse così parziale e limitata -come emergerebbe dalle informazioni che finora abbiamo ricevuto – la valutazione non potrebbe che essere negativa rispetto ad un provvedimento in cui non potremmo riconoscerci, anche perché questo impianto normativo impatta sul meccanismo del federalismo fiscale e se non venisse garantito un equilibrio tra i diversi livelli della Repubblica il federalismo fiscale non avrebbe alcuna sostenibilità. In particolare sembrerebbero non essere state accolte le proposte emendative volte ad un profondo decentramento dallo Stato a favore di Regioni, Province e Comuni, che sono le premesse di un vero federalismo. Chiediamo al Governo un’ulteriore riflessione, impegnandosi come promesso anche nel prosieguo dell’iter parlamentare affinché l’intero pacchetto delle proposte di Regioni ed autonomie locali sia recepito. Facciamo appello anche al Parlamento – hanno concluso Errani, Chiamparino e Melilli – perché questo provvedimento sia davvero il frutto della piena condivisione dei Comuni, delle Province e delle Regioni anche per consentire un’applicazione in linea con gli impegni futuri in applicazione della delega sul federalismo fiscale.



Redattore: REDAZIONE REGIONI ANCI UPI
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