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Riunione del Direttivo UPI Veneto in Provincia di Treviso

Si è svolto oggi nella sede della Provincia di Treviso il Consiglio Direttivo UPI Veneto: tra i punti all’ordine del giorno, gli aggiornamenti sulle funzioni delegate agli Enti dalla Regione, con focus sulla difesa del suolo, il punto sullo stato di attuazione degli interventi finanziati con il PNRR, le proposte delle Province per la legge di Bilancio 2026 e l’Assemblea nazionale UPI che quest’anno si svolgerà a Lecce, il 25 e 26 novembre, subito dopo le elezioni regionali in Veneto.

I partecipanti

Hanno partecipato al Direttivo il presidente UPI Veneto e presidente della Provincia di Treviso, il vicepresidente di UPI Veneto e presidente della Provincia di Belluno, il presidente della Provincia di Rovigo, il vicepresidente della Provincia di Padova, il vicepresidente della Provincia di Vicenza, insieme al segretario generale Giuseppe Sparacio, in collegamento Francesco Corsaro, segretario della Provincia di Verona, Michele Fratino, segretario della Città Metropolitana di Venezia, Massimo Cremonese, responsabile finanziario UPI Veneto, e Carlo Rapicavoli, direttore generale di UPI Veneto e della Provincia di Treviso.

Assemblea UPI, Legge di bilancio e funzioni: i temi al centro del dibattito

Per quanto riguarda le funzioni delegate, sono stati condivisi gli aggiornamenti relativi alla ridefinizione del ruolo e delle competenze delle Province venete in materia di difesa del suolo: è prevista infatti un’integrazione delle risorse destinate agli Enti per gli interventi sulla viabilità e per l’assunzione di personale specializzato, così da ottimizzare la gestione delle emergenze sul territorio visto il verificarsi sempre più frequente di ondate di maltempo e di eventi calamitosi. Il prossimo step sarà l’elaborazione di un protocollo operativo, insieme alla Regione Veneto, per definire i dettagli dell’ampliamento delle funzioni delegate alle Province su questo tema.

Al centro dell’incontro anche lo stato di attuazione dei 130 interventi finanziati dalle Province venete e dalla Città Metropolitana di Venezia nell’ambito del PNRR, per un valore complessivo di oltre 200 milioni investiti per la riqualificazione delle scuole superiori, ormai tutti in fase di completamento e comunque saranno ultimati entro i termini previsti del 31 marzo 2026.

Oggetto di discussione anche le proposte avanzate da UPI, a livello nazionale, per la prossima legge di Bilancio.

Prossimo appuntamento in programma, l’Assemblea nazionale delle Province italiane organizzata da UPI a Lecce per il 25 e 26 novembre, che vedrà nella mattinata del martedì la partecipazione del Presidente della Repubblica.

Le dichiarazioni del Presidente UPI Veneto Stefano Marcon

Le Province venete dimostrano sempre di essere operative su tantissimi fronti – sottolinea il presidente UPI Veneto – penso in particolare al PNRR: oltre 130 gli interventi che le 6 Province e la Città Metropolitana hanno candidato, intercettando per tempo le esigenze della comunità e del proprio territorio di riferimento, progetti che sono stati convalidati e ammessi a finanziamenti per oltre 200 milioni. Ora ormai siamo agli sgoccioli e le opere sono ormai quasi tutte completate con anticipo rispetto ai termini previsti dalla normativa, fissati al 31 marzo: solo nella mia Provincia, Treviso, abbiamo completato 33 cantieri su 35, e gli ultimi 2 saranno completati secondo il cronoprogramma. Ed è esattamente così anche nelle altre Province: i nostri Enti hanno dimostrato di saper presentare progetti validi per riqualificare le scuole superiori, gestire i fondi, svolgere le gare con largo anticipo e portare a termine i lavori. In questi anni, oltre a essere presidente della Provincia di Treviso, ho avuto l’onore di presiedere anche l’Unione delle Province Venete e di affiancare l’UPI, dall’anno scorso, anche come vicepresidente nazionale. Conosco bene qual è stato lo scotto post riforma Delrio nel 2014, con effetti gravosi che purtroppo stanno persistendo ancora oggi, ma le Province non hanno mai mollato, mettendo sempre al primo posto il bene dei cittadini e dei territori restando al fianco dei Comuni come Enti di fondamentale supporto. Auspico che, con la prossima legge di Bilancio, si tenga conto del percorso straordinario compiuto dalle Province, come è stato fatto con accurata attenzione per il ripristino dei fondi Viabilità, e venga data agli Enti maggiore autonomia fiscale, come proposto da UPI nazionale”.

Forum Polizia locale, un premio alla Polizia provinciale di Bergamo

Giovedì 16 ottobre, nell’ambito del Forum Polizia Locale svoltosi alla Fiera di Bergamo, si sono svolte le premiazioni per meriti speciali per operazioni compiute nel periodo 2024/2025.  Un momento particolare è stato dedicato ai giovani del progetto “Ragazzi on the Road” di cui la Provincia di Bergamo è da anni partner.

I premiati

Il presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi e il Comandante della Polizia provinciale Matteo Copia hanno poi premiato:

  • Il Vice commissario Daniele Carrara, il Sovrintendente esperto Michele Perego e il Sovrintendente Nadir Carrara e Assistente scelto Fausto Lanfranchi “per aver individuato e interrotto un tentativo di avvelenamento di lupi mediante la collocazione e l’abbandono di una carcassa di cervo intrisa di veleno, con lo scopo di renderla un’esca mortale per i predatori che ne avessero consumato le carni. L’attività investigativa consentiva – anche mediante l’uso di fototrappole posizionate ad hoc, intercettate e sequestrate dalla Polizia Giudiziaria operante – di produrre inequivocabili fonti di prova relative alla collocazione e al trattamento della carcassa di cervo avvelenata, assicurando all’Autorità Giudiziaria i responsabili del delitto tentato di uccisione di animali e uso di esche avvelenate”. – Fatti avvenuti a Gandellino (Bergamo) l’11 Aprile 2024
  •   Il Vice commissario Daniele Carrara, il Sovrintendente esperto Giovanni Moioli, il Sovrintendente Maurizio Farina, il Sovrintendente scelto Luca Mologni e il Sovrintendente Giorgio Testolino “per aver individuato, monitorato e interrotto in orario notturno e in aperta campagna un’illecita attività di bracconaggio costituita da un impianto per la cattura di avifauna migratoria attivata mediante la predisposizione di reti verticali per l’uccellagione e richiami acustici a funzionamento elettro-magnetico. Le perquisizioni locali presso le abitazioni dei due indagati consentivano il rinvenimento e il sequestro di decine di esemplari di avifauna illegalmente detenuta, di altri mezzi vietati di cattura, dell’attrezzatura necessaria all’alterazione dei contrassegni inamovibili con i quali gli uccelli catturati venivano immessi sul mercato e di tredici armi comuni da sparo di cui sei illegalmente detenute o non custodite. Venivano contestati i reati di uccellagione, uso di mezzi vietati, cattura e detenzione di specie protette, detenzione abusiva di armi comuni da sparo, omessa custodia di armi e munizioni”. – Fatti avvenuti a Mozzanica (Bergamo) e Alzano Lombardo (Bergamo) il 1 novembre 2024.”

L’evento

La quarta edizione del Forum nazionale della Polizia Locale ha chiuso ieri i battenti alla Fiera di Bergamo confermandosi come appuntamento di riferimento per i Corpi e i Servizi di Polizia Locale nazionali. Dopo due giornate di incontri, convegni e dimostrazioni operative, il Forum ha registrato un record di presenze, con oltre 8.000 operatori provenienti da tutta Italia (più che raddoppiati rispetto all’edizione 2024). Di questi, 5.000 hanno preso parte ai corsi di formazione, quintuplicando il dato dell’anno precedente e consolidando la crescita costante del Forum nel tempo.

L’evento organizzato da Promoberg Srl ha proposto un programma di oltre 80 sessioni formative, workshop e tavole rotonde, affrontando tematiche strategiche per le Polizie Locali, dalla sicurezza urbana integrata all’innovazione tecnologica, dall’utilizzo di droni e intelligenza artificiale al contrasto della criminalità giovanile e della violenza di genere. L’area espositiva ha visto la partecipazione di 91 espositori provenienti da 14 regioni italiane e 2 Paesi esteri, presentando le ultime innovazioni nel settore della sicurezza urbana e nelle soluzioni operative per le amministrazioni locali.

Pubblica Amministrazione: percorso formativo organizzato dalla Provincia di Lucca

L’etica del dipendente pubblico, la trasparenza, le misure organizzative e quelle disciplinari, la responsabilità dei dirigenti e le misure anticorruzione.

Sono questi alcuni dei temi affrontati ieri (giovedì 16 ottobre) nel corso del primo dei tre incontri formativi promossi dalla Provincia di Lucca e rivolti ai dipendenti degli enti locali.

Sono stati oltre 300 gli iscritti alla prima giornata di formazione svoltasi a Palazzo Ducale (tra presenze e collegati da remoto) introdotta dai saluti del presidente della Provincia Marcello Pierucci ed aperta dal Segretario generale dell’ente provinciale Marco Petri.

Entrambi hanno sottolineato la valenza di questi percorsi formativi non soltanto come occasione di aggiornamento e crescita professionale, ma anche perché con l’applicazione di nuove norme e regolamenti, i dipendenti pubblici sono obbligati a conoscere i percorsi e la cornice entro la quale svolgono le proprie mansioni quotidiane.

Oltre 300 iscritti al primo incontro

Oltre a diversi dipendenti dell’amministrazione provinciale erano presenti al primo corso lavoratori della Prefettura di Lucca, delle Unioni dei Comuni e dei Comuni di Castelnuovo Garfagnana, Capannori, Forte dei Marmi, Fabbriche di Vergemoli, Piazza al Serchio, Bagni di Lucca, Montecarlo, Camaiore, Pescaglia, Massarosa, Gallicano, Minucciano, Borgo a Mozzano e Coreglia Antelminelli.

Gli interventi

Il focus su etica pubblica, trasparenza e anticorruzione è stato affrontato dal Magistrato e consigliere del Tar Lazio  Ida Tascone la quale ha parlato, tra l’altro, di prevenzione della corruzione nella Pa, di mappatura dei processi, così come della valutazione dei rischi e della tutela del soggetto che segnala illeciti, nonché del monitoraggio del Piao, il Piano integrato dell’attività e dell’organizzazione. E’ seguito il contributo del segretario generale Vera Aquino che ha illustrato alla platea alcuni esempi pratici sugli argomenti trattati in precedenza.

I prossimi appuntamenti

I prossimi incontri formativi che si terranno tra novembre ed inizio dicembre affronteranno altri temi importanti come la trasparenza digitale tra privacy e anticorruzione, l’Intelligenza artificiale, il ruolo degli organismi di controllo interno, e i vari aspetti dei contratti pubblici, dell’affidamento dei servizi e delle forniture.

La Provincia di Como parla di reclutamento e vincoli di spesa

Il convegno

Questa mattina, nella sede della Provincia di Como, si è svolto un incontro di approfondimento dedicato a un tema di grande attualità per le pubbliche amministrazioni: le novità normative e gli orientamenti giurisprudenziali in materia di reclutamento e gestione del personale negli Enti locali.

In apertura dei lavori, il Presidente Fiorenzo Bongiasca ha sottolineato come dietro ogni servizio efficiente e ogni progetto che prende forma ci siano persone competenti, motivate e formate specificando anche come sia nostro compito lavorare per motivare e soprattutto adeguare gli stipendi dei nostri dipendenti. Ha ricordato che garantire un ingresso nella pubblica amministrazione basato su procedure corrette, trasparenti e sostenibili è condizione essenziale per dare solidità e credibilità alle istituzioni. In un quadro normativo in continua evoluzione, ha aggiunto, occasioni di confronto come quella odierna sono fondamentali per consentire agli enti locali di muoversi “con equilibrio e responsabilità, nel rispetto delle regole ma anche delle esigenze concrete dei territori”. Il Presidente ha quindi ribadito la volontà della Provincia di Como di continuare a essere una “casa dei Comuni”, un punto di riferimento per condividere esperienze, soluzioni e strumenti a supporto dell’azione amministrativa.

I contributi dei relatori

Hanno portato il loro contributo due autorevoli relatori:

  • Giampiero Pizziconi, Consigliere della Corte dei conti – Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato
  • Amedeo Bianchi, Consigliere della Corte dei conti – Sezione regionale di controllo per il Veneto e Sezione delle Autonomie

Il seminario ha rappresentato un’importante occasione di aggiornamento per amministratori, segretari comunali e responsabili del personale, offrendo un quadro chiaro delle più recenti posizioni interpretative della Corte dei conti su reclutamento e vincoli assunzionali.

L’iniziativa si inserisce nel percorso di formazione e supporto tecnico-amministrativo che la Provincia di Como promuove a favore dei Comuni del territorio, confermando il proprio ruolo di Ente di servizio e coordinamento delle autonomie locali.

 

Riordino Polizia locale: le Province in audizione alla Camera “Recuperare il ritardo e concludere in tempi certi la riforma”

“Il riordino dell’ordinamento dei corpi di polizia locale ha accumulato un ritardo macroscopico: i lavori parlamentari devono concludersi in tempi certi e rapidi”.

Lo ha detto il Vicepresidente UPI Claudio Scajola, Presidente della Provincia di Imperia intervenuto a rappresentare le Province nell’audizione presso la Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati sul riordino delle polizie locali.

La polizia provinciale

“Per quanto riguarda la polizia provinciale – ha poi aggiunto – è indubbio l’urgenza di rafforzamento di un corpo chiamato ad assicurare presidi di sicurezza su oltre 130 mila chilometri di strade e più di 30 mila ponti e gallerie. Ad oggi, su 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario, 70 hanno una struttura specifica di polizia provinciale, con una media di circa 15 dipendenti in ogni ente: in tutto sono in servizio 970 dipendenti che si occupano di polizia locale, polizia stradale e funzioni di polizia ambientale, faunistica e venatoria.
Numeri troppo bassi, considerato che in questi anni la necessità di un corpo di polizia provinciale anche a supporto dei corpi nazionali è stata confermata con chiarezza in ogni emergenza, durante il COVID come nei tanti interventi nei disastri ambientali che si sono verificati nel Paese. Per questo serve accompagnare il riordino con un fondo nazionale, che possa permettere assunzioni mirate al rafforzamento dei corpi e servizi di polizia locale, non solo in ambito provinciale, ma anche comunale e metropolitano.

Riforma Delrio

“Occorre poi– ha aggiunto il Vicepresidente Scajola – fare chiarezza nella grande confusione che si è aperta con la cosiddetta riforma Delrio, che ha portato il caos sui territori anche riguardo ai servizi di polizia provinciale. Per questo chiediamo che sia riconosciuta la polizia locale tra le funzioni fondamentali delle Province, assegnando ai corpi e servizi di polizia provinciale le competenze di polizia ambientale, di polizia venatoria ed ittica e di polizia stradale, oltre a quelle di polizia amministrativa locale. Solo così sarà possibile ristabilire una situazione di omogeneità nei corpi di polizia provinciale in tutto il Paese”.

 

Ecco la nota illustrata alla Commissione Documento UPI audizione Polizia locale

Provincia di Varese: Protezione Civile in azione dopo le forti piogge

A seguito delle recenti emergenze dovute alle piogge torrenziali che hanno colpito diverse province lombarde, la Protezione Civile Provinciale di Varese ha assicurato, in coordinamento con la Prefettura e le componenti del Soccorso Pubblico, interventi di supporto in numerosi Comuni del territorio.

Emergenza maltempo territorio provinciale (22–25 settembre)

Per quattro giorni, circa 200 volontari appartenenti alle organizzazioni di volontariato del territorio (con specializzazioni in movimento terra, idrogeologico, telecomunicazioni, logistica, cucina, segreteria e autisti, oltre ai referenti del Coordinamento CCV Varese) sono stati impegnati nelle operazioni di soccorso e monitoraggio.

Gli interventi hanno interessato vari Comuni della provincia, dove si sono registrati numerosi allagamenti di scantinati, garage e piani bassi di edifici. Sono state utilizzate idrovore a medio e alto pompaggio e impiegati circa 300 sacchi di sabbia per contenere le esondazioni.

Tra i mezzi operativi impiegati: 2 camion, 3 fuoristrada, 3 carrelli idrogeologici e diversi automezzi per il controllo del territorio. Le attività hanno riguardato anche l’osservazione e il monitoraggio dei corsi d’acqua, la pulizia di tombinature e caditoie e la verifica di piccoli smottamenti.

Gli eventi meteo avversi, che hanno interessato anche altre province lombarde, hanno portato la Sala Operativa di Regione Lombardia, ad avanzare richiesta di attivazione della Colonna Mobile provinciale di Varese (CMPVA), per operazioni, in ausilio, da eseguire nelle province di Como e Monza Brianza.

Emergenza maltempo province di Como e Monza Brianza (27–29 settembre)

In seguito agli eventi meteo avversi che hanno colpito anche le province di Como e Monza Brianza, la Sala Operativa di Regione Lombardia ha richiesto l’attivazione della Colonna Mobile Provinciale di Varese (CMPVA) per fornire supporto nelle operazioni di soccorso.

Per tre giorni, 82 volontari con diverse specializzazioni — 22 dell’Antincendio Boschivo (AIB) (11 della squadra provinciale, 7 della Comunità Montana Valli del Verbano e 4 della Comunità Montana del Piambello), 19 autisti, 19 operatori movimento terra (MMT), 8 idrogeologici, 8 addetti alla segreteria, 2 alle telecomunicazioni (TLC) e 4 referenti/capo missione del CCV Varese — hanno operato nei Comuni di Cabiate (CO) e Meda (MB).

Le squadre hanno eseguito attività di sgombero e pulizia di strade invase da fango e detriti, utilizzando 3 camion, 2 escavatori, 2 bobcat, 3 motocarriole, 1 pulmino 9 posti e 7 moduli AIB.

Il quadro complessivo delle operazioni condotte dai Gruppi e dalle Associazioni comunali della Provincia di Varese, durante le allerte meteo di fine settembre, ha fornito una risposta rapida, coordinata ed efficace. Un modello organizzativo ed operativo rinnovato, capace di fornire interventi tempestivi e di prossimità a tutela della sicurezza dei cittadini.

Strade Future – Giovani e mobilità responsabile: il convegno delle Province di UPI Emilia Romagna

Si terrà martedì 30 settembre 2025, dalle 10.00 alle 13.00 presso il Museo Enzo Ferrari di Modena, il convegno “Strade Future – Giovani e mobilità responsabile”.  L’iniziativa è organizzata da UPI Emilia-Romagna, in collaborazione con UPI nazionale e con le Province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Rimini e Ravenna, nell’ambito del progetto “Mobilità Sicura”, iniziativa nazionale finanziata dal Fondo contro l’incidentalità notturna,  promosso dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con ANCI ed UPI.

L’obiettivo

Raccontare progetti concreti di prevenzione, dialogare direttamente con i ragazzi e rilanciare un messaggio chiaro: nessuna morte in strada è inevitabile, ogni istituzione può e deve fare la sua parte.

Nel 2024, in Emilia-Romagna si sono registrati 273 morti, 21.632 feriti e oltre 16.700 incidenti. Il 58% dei decessi è avvenuto su strade extraurbane, e la fascia d’età più colpita tra i feriti è quella tra i 18 e i 23 anni.

Interessanti testimonianze transnazionali da Spagna e Svezia testimoniano progetti già avviati che contrastano questo triste primato regionale e si collegheranno con noi per riportare le loro esperienze, a fianco delle Province che illustreranno lo stato di avanzamento delle  proprie attività di prevenzione, realizzate sui territori.

Il programma

Il convegno si aprirà con i saluti istituzionali di Fabio Braglia, Presidente della Provincia di Modena, Massimo Mezzetti, Sindaco di Modena, Giorgio Zanni, Presidente di UPI Emilia-Romagna e della Provincia di Reggio Emilia, Pasquale Gandolfi, Presidente di UPI nazionale, Marco Pollastri, Presidente dell’Osservatorio per l’Educazione alla Sicurezza Stradale della Regione Emilia-Romagna e un avvio ai lavori da parte di Elisabetta Simeoni, Direttore del Dipartimento delle Politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

A seguire, il primo momento di confronto – Talk 1 – sarà dedicato alle esperienze e buone pratiche sviluppate dalle Province. Interverranno Andrea Ruffini, Comandante della Polizia Locale Provinciale di Parma, Lorenzo Ferrari, Comandante della Polizia Locale Provinciale di Reggio Emilia, Luca Gozzoli, Comandante della Polizia Locale Provinciale di Modena, Lorenza Mazzotti, Comandante della Polizia Locale Provinciale di Ravenna, e Pierpaolo Deluigi, Dirigente per le Politiche della Legalità e per la Sicurezza del Territorio della Provincia di Rimini.

Il Talk 2 porterà invece uno sguardo internazionale, con la partecipazione di Antonio Gomez Montejano, Comandante della Polizia Stradale di Madrid, e di Johannes Glanz, supervisore e coordinatore per le politiche su alcol, tabacco e stupefacenti presso il Consiglio amministrativo della contea di Östergötland, in Svezia.

Uno dei momenti più attesi sarà la testimonianza sportiva di Matteo Bobbi, ex pilota automobilistico e oggi commentatore Sky Sport, che racconterà come la sicurezza sia diventata un valore cardine anche nel mondo delle competizioni ad alta velocità.

Le conclusioni saranno affidate a Emanuele Ramella Pralungo, Componente il Comitato Direttivo di UPI nazionale

A moderare i lavori sarà Davide Berti, Direttore della Gazzetta di Modena.

La voce del Presidente di UPI Emilia-Romagna, Giorgio Zanni

«Nessuna vittima sulla strada è accettabile. E ogni intervento, da chi guida a chi amministra, fa la differenza. È importante parlare di questi temi partendo dai nostri ragazzi, soprattutto a quelli che stanno per prendere la patente o hanno appena iniziato a guidare: sono cittadini e automobilisti del presente, non solo del futuro. Ma è altrettanto importante farlo con i loro linguaggi, con esempi credibili e con figure come Matteo Bobbi, che condividerà non solo la sua esperienza di pilota, ma anche il messaggio che la sicurezza è un valore fondante anche nello sport ad altissimo livello. Pensiamo solo a quanto è stato fatto in Formula 1, dove la tecnologia, le regole e la cultura del rischio hanno trasformato radicalmente il modo di correre. Nella mobilità quotidiana dobbiamo avere la stessa attenzione e prenderci cura di un tema che può letteralmente salvare vite».

Il commento del Presidente UPI Pasquale Gandolfi

“Le Province dell’Emilia-Romagna – dichiara il Presidente di UPI Nazionale Pasquale Gandolfi – hanno colto pienamente uno degli obiettivi chiave di questa iniziativa, che è la costruzione di una rete di tutti i soggetti – istituzioni, scuole, famiglie, associazioni – che insieme possono e devono avere la responsabilità di provare a dare risposte concrete per arrivare ad azzerare le morti dei giovani sulle nostre strade causate dalla guida sotto alcol e stupefacenti. Ma se è essenziale promuovere iniziative culturali per incidere sugli stili di vita dei giovani, abbiamo anche il dovere come istituzioni di rispondere ai cittadini che si aspettano strade sicure. Un impegno che prevede investimenti su oltre 100 mila chilometri di strade e più di 30 mila ponti, viadotti e gallerie, che le Province – ha sottolineato il presidente UPI – considerano una priorità”.

 

L’iniziativa si inserisce nel percorso “Mobilità Sicura”, attivo in Emilia-Romagna fino a febbraio 2026, e costruito in sinergia con Province, Uffici scolastici, Forze dell’Ordine, associazioni, scuole e realtà educative locali.

Il programma dell’evento programma mobilita upi er

Call to action: la Provincia di Vicenza chiama i giovani vicentini a parlare e a provare la Mobilità Sicura.

Succede venerdì 26 settembre, dalle 18 alle 21, a villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore (VI), dove ragazze e ragazzi saranno protagonisti di un evento dedicato alla sicurezza stradale, per diventare loro stessi “ambassadors di guida sicura”.

A presentare il programma questa mattina a Palazzo Nievo sono stati il presidente della Provincia Andrea Nardin e il presidente Svt Marco Sandonà.

Il programma

Ci sarà una simulazione live di un intervento di soccorso, percorsi a ostacoli con occhiali che simulano lo stato di ebbrezza, un simulatore di guida, testimonianze di piloti di rally e di moto, talk con la polizia e con gli istruttori di guidaprova etilometro, gadget sicuri a firma Dainese. E poi ci sarà la musica di Nicol, cantante vicentina che la scorsa estate ha aperto i concerti di Jovanotti e che verrà formalmente nominata ambassador di Mobilità Sicura. Dj set musicale con Radio Stella e apericena a cura di tre istituti alberghieri del territorio.

Un programma fitto, che unirà momenti formativi a momenti di svago nel nome della guida sicura. Un corner raccoglierà i pensieri dei ragazzi, i loro messaggi ai coetanei, la loro idea di corretto comportamento in strada. Saranno gli stessi ragazzi a “costruire” la campagna di comunicazione che nei prossimi mesi verrà veicolata nel vicentino grazie alla collaborazione della stampa locale.

Mobilità Sicura è un progetto che la Provincia di Vicenza realizza grazie al finanziamento concesso dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri a valere sul “Fondo contro l’incidentalità notturna”.

A fianco della Provincia c’è Società Vicentina Trasporti, che gestisce il trasporto pubblico locale, e c’è soprattutto La Strada Giusta, progetto di educazione stradale che ogni anno coinvolge centinaia di studenti degli istituti superiori vicentini. Capofila de La Strada Giusta è la Prefettura di Vicenza, con una squadra che conta sull’Ufficio Scolastico Provinciale, forze dell’ordine e associazioni.

Gli ospiti

All’evento di Mobilità Sicura ci saranno Polizia Stradale, Suem 118, Polizia Locale di Vicenza, Aci e autoscuole Ready to go. Ci sarà il pilota Gabriel Moretto, campione italiano Junior Mitjet (in corsa per il tricolore assoluto) e campione italiano karting nel trofeo BMB Challenge. E ci sarà la Federazione Motoristica Italiana con la giovanissima Anika Dal Pezzo, campionessa europea minienduro, campionessa italiana a squadre, prima al Veneto e Triveneto 2024 e 2025 e reduce dal terzo posto nella women 125 all’Europeo enduro in Germania. Sarà possibile dialogare con i piloti, che porteranno auto e moto da competizione.

Prezioso, durante l’organizzazione, il coinvolgimento della Consulta degli Studenti, che ha affiancato la Provincia e che la accompagnerà in tutto il percorso del progetto.

Svt mette a disposizione tre navette gratuite: una partirà da Bassano del Grappa per scendere verso Thiene, una da Noventa Vicentina verso Lonigo e una da Schio verso Valdagno, con fermate in tutto il vicentino. Destinazione finale villa Cordellina Lombardi, da dove ripartiranno alle 21 per il rientro a casa. Le navette sono gratuite.

Partner tecnico dell’evento è Dainese Experience, presente con una postazione, mentre partner addetti alla ristorazione sono l’istituto San Gaetano di Vicenza, Engim Tonezza e il Cfp di Trissino.

Nicol è superospite della serata. Nominata ambassador di Mobilità Sicura, accompagnerà il progetto anche nei prossimi mesi, facendosi portavoce del messaggio di guida sicura.

L’evento del 26 settembre sarà il momento inaugurale di un percorso che continuerà fino a febbraio 2026. Nel mezzo ci sarà l’educazione stradale nelle scuole a cura de La Strada Giusta, ci sarà il concorso con cui La Strada Giusta invita gli studenti ad elaborare uno spot per promuovere la sicurezza stradale e ci sarà un evento finale, da scrivere e realizzare assieme agli studenti.

Percorsi delle navette SVT

Primo autosnodato

  • 17:00 Noventa Autostazione
  • 17:20 Sossano centro
  • 17:40 Lonigo centro
  • 00 Villa Cordellina

Secondo autosnodato

  • 16:50 Schio autostazione
  • 17:10 Valdagno autostazione
  • 17:35 Castelgomberto autostazione
  • 17:38 Trissino autostazione
  • 17:50 Montecchio San Vitale autostazione
  • 18:00 Villa Cordellina

Terzo autosnodato

  • 16:35 Bassano Autostazione
  • 16:48 Marostica Autostazione
  • 16:57 Breganze Autostazione
  • 17:10 Thiene Autostazione
  • 17:35 Vicenza Autostazione
  • 18:00 Villa Cordellina

La Provincia di Varese partner di “InLav” per l’emersione del lavoro irregolare

Lo sfruttamento lavorativo in Lombardia: dimensioni caratteristiche, indicatori e strumenti di lettura, sistemi di identificazione e accompagnamento di situazioni di sfruttamento“: è stato questo il tema dell’incontro organizzato da Anci Lombardia in collaborazione con Provincia di Varese nell’ambito del Progetto InLav, attraverso cui  si è avviata la sperimentazione di Punti Unici di Accesso (PUA) a favore delle vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo. Due

Gli interventi

A portare i saluti istituzionali sono intervenuti il Prefetto di Varese dott. Salvatore Pasquariello, Il Direttore dell’Ispettorato del Lavoro dott. Alberto Gardina e il Consigliere Provinciale con delega al Lavoro dott. Carmelo Lauricella.

Il prof. Paolo Rossi, dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, ha introdotto il tema dello sfruttamento lavorativo, partendo dalla letteratura in materia, evidenziando che si tratta di un termine molto ampio che ricomprende tutte le forme di violazioni dei diritti umani dei lavoratori (dalla tratta al lavoro minorile, fino ad arrivare alla mancata o parziale corresponsione del salario), che si manifesta con più frequenza in alcuni settori economici ed occupazioni e che coinvolge soprattutto lavoratori e lavoratrici in situazione di vulnerabilità.  Inoltre, ha  individuato le varie dimensioni dello sfruttamento (economica, riproduttiva ed ambientale), le sfide e le criticità delle iniziative di contrasto allo sfruttamento lavorativo, indicando anche  i diversi significati del successo delle suddette iniziative, oltre ad illustrare il progetto Inlav, nello specifico i promotori, gli obiettivi, la struttura, gli Ambiti partecipanti e in particolare i  PUA, i network attivati, gli orientamenti di spesa ed infine le questioni che rimangono tuttora aperte.

L’esperto Pietro Maria Sekules, dopo aver ribadito la definizione del lavoro irregolare ed i diritti inderogabili, ha indicato le principali forme di lavoro irregolare, suddividendole in 11 diverse tipologie (lavoro nero, lavoro grigio, lavoro sommerso, lavoro simulato, lavoro fittizio, lavoro a cottimo irregolare, lavoro a domicilio irregolare, lavoro autonomo fittizio, caporalato, lavoro subappalto irregolare, lavoro a voucher irregolare); ha altresì richiamato le normative chiave in materia, illustrando gli strumenti di contrasto al fenomeno ed una case history, quella dei riders, oltre a ribadire le funzioni ed il ruolo strategico dei PUA nel progetto INLAV. Ha concluso ricordando come il lavoro irregolare investa tutti noi, pertanto tutti dobbiamo adoperarci per contrastarlo, in quanto il lavoro regolare è un diritto e un dovere sociale, nonché la base di una società più giusta e sostenibile.

Lucrezia Libido dell’Ambito di Tradate, Elena Olgiati della Cooperativa Solidarietà e Servizi, Eleonora Vecchiotti dell’Ambito di Somma Lombardo e Roberta Bettoni della Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione hanno riportato le esperienze e le sperimentazioni dell’ambito territoriale di Tradate e di Somma Lombardo, analizzando la logica del progetto, il contesto e la rete, riportando anche i dati di riferimento relativi al fenomeno territoriale, quali i beneficiari presi in carico, ed i risultati raggiunti finora, oltre ad illustrare i prossimi passi da seguire per contrastare il fenomeno.

Francesco Maresca, Responsabile del Settore Lavoro della Provincia di Varese, ha concluso i lavori ricordando il prossimo incontro che si terrà il 21 ottobre alle ore 15 presso stessa sede.

Contatti

Per contatti con il PUA di Somma L.: Cell. 334 6873326 Mail: [email protected]

Per contatti con il PUA di Tradate: Tel.  0331 1820841 Mail: [email protected]

Per ulteriori informazioni visitare il sito al seguente link: Il progetto – InLav Lombardia

Provincia di Foggia: al via il Progetto “Cittadinanza Digitale” per colmare il divario di competenze.

Il progetto

La Provincia di Foggia, in collaborazione con i volontari del Servizio Civile Universale nell’ambito del progetto “Cittadinanza Digitale”, rilancia un’iniziativa per l’inclusione digitale, con l’intento di aumentare le competenze digitali dei cittadini e di agevolare l’accesso ai servizi pubblici online. L’iniziativa ha l’obiettivo ambizioso di raggiungere almeno il 70% della popolazione digitalmente abile entro il 2026 .  L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che l’inclusione digitale è fondamentale per lo sviluppo sociale, culturale e civile della comunità. L’obiettivo è superare il divario digitale che separa giovani, anziani e stranieri, rendendo il territorio più competitivo a livello nazionale e internazionale.  Il progetto si avvale di operatori volontari che, con il ruolo di “facilitatori digitali”, offrono assistenza diretta ai cittadini che necessitano di supporto nell’uso delle tecnologie. I volontari contribuiscono su tutto il territorio provinciale e negli spazi dedicati per promuovere un approccio più consapevole e sicuro al mondo digitale.  I cittadini potranno usufruire in modo gratuito di questo servizio presso la Provincia di Foggia (Aula formazione, 4° piano, via Telesforo 25, Foggia)  e nei Comuni di  Anzano di Puglia, Apricena, Cagnano Varano, Candela, Carapelle, Carlantino, Carpino, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Celle di San Vito, Lesina, Lucera, Mattinata, Monte sant’Angelo, Monteleone di Puglia, Ordona, Orsara di Puglia, Orta Nova, Peschici, Pietramontecorvino, Rocchetta sant’Antonio, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Severo, Stornara, Torremaggiore, Troia, Vico del Gargano, Vieste.   Il Servizio  include:  Richiesta e attivazione dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione;  Supporto all’uso dell’App IO, la piattaforma che permette ai cittadini di interagire con le Amministrazioni, effettuare pagamenti e ricevere comunicazioni;  Assistenza guidata per apprendere a navigare in modo sicuro ea sfruttare al meglio gli strumenti digitali. 

Contatti

Per informazioni è possibile contattare i seguenti numeri telefonici:  0881.791831 / 0881.791801 / 0881.791517 o contattare l’Ente a mezzo mail:  [email protected] o PEC: [email protected]

Efficientamento energetico: la Provincia di Lecco ottiene dalla Regione oltre 4,3 milioni di euro.

Nel pomeriggio di ieri a Palazzo Lombardia a Milano sono stati sottoscritti i Protocolli d’intesa tra Regione Lombardia, le Province lombarde e la Città Metropolitana di Milano, finalizzati alla realizzazione di interventi di efficientamento energetico e incremento della produzione da fonti rinnovabili negli edifici scolastici secondari di secondo grado.

A rappresentare la Provincia di Lecco la Presidente Alessandra Hofmann, che ha sottoscritto il Protocollo con l’Assessore regionale agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica Massimo Sertori.

E4S – Energy for Schools

L’iniziativa rientra nella Manifestazione d’Interesse “E4S – Energy for Schools”, promossa da Regione Lombardia per individuare i fabbisogni prioritari di riqualificazione del patrimonio scolastico. Gli interventi saranno finanziati con una dotazione complessiva di 71,8 milioni di euro a fondo perduto; 17 i progetti distribuiti su tutto il territorio regionale che beneficeranno del supporto per la riqualificazione degli involucri edilizi, il miglioramento dell’efficienza energetica e l’installazione di impianti da fonti rinnovabili.

L’obiettivo

L’obiettivo condiviso è duplice: ridurre consumi ed emissioni e migliorare la qualità e la sostenibilità degli edifici scolastici, favorendo anche un utilizzo più efficiente degli spazi, spesso impiegati per attività extrascolastiche.

“Un ringraziamento particolare a Regione Lombardia e all’assessore Sertori per aver condiviso con le Province il metodo e il percorso che hanno portato alla creazione di questo finanziamento di 71,8 milioni, permettendo di comprendere le singole necessità – commenta la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann Ancora una volta la proficua collaborazione tra enti ha dato risposte concrete alle esigenze dei territori in una logica di sussidiarietà. La Provincia di Lecco ha saputo cogliere questa occasione per progettare con l’Agenzia del Demanio un intervento di efficientamento energetico all’Istituto Bertacchi di Lecco, che accoglie 1200 studenti. Grazie a un finanziamento di oltre 4,3 milioni di euro potremo dare una risposta concreta a una delle scuole superiori del nostro territorio che ha più necessità di interventi complessivi. Auspichiamo la collaborazione di tutti gli enti interessati per l’utilizzo dei moduli in dotazione al Comune di Lecco, che a suo tempo furono acquistati e pensati proprio come soluzione jolly da utilizzare per accogliere temporaneamente gli studenti delle scuole interessate da lavori come questi. Ancora una volta Regione Lombardia ha dimostrato di essere attenta alle necessità dei territori e di voler valorizzare le Province. Auspico che questo metodo virtuoso di programmazione integrata tra livelli istituzionali continui a essere replicato anche in altre occasioni, con una visione strategica sul futuro dei nostri istituti superiori”.

Gli interventi

Nel dettaglio gli interventi all’Istituto Bertacchi prevedono: ristrutturazione con efficientamento energetico e produzione energetica da impianto fotovoltaico, cappotto, serramenti e schermature solari, riqualificazione impianto riscaldamento, relamping, pannelli radianti a pavimento e a soffitto.

I lavori dovranno essere avviati entro il 31 maggio 2026 e conclusi, con relativa rendicontazione, entro il 31 dicembre 2027, con una suddivisione in 3 lotti per poter spostare gli studenti a gruppi di 400 alla volta.

Fibercop e UPI insieme per una fibra ottica sostenibile

Il protocollo

FiberCop, azienda che gestisce l’infrastruttura digitale più estesa e capillare d’Italia, e l’UPI, l’Unione delle Province d’Italia, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato a promuovere un modello efficiente e sostenibile per la posa della fibra ottica sulle strade provinciali del Paese.
A siglare l’intesa è Massimo Sarmi, Presidente e Amministratore Delegato di FiberCop e Pasquale Gandolfi, Presidente dell’UPI.

“Questo Protocollo rappresenta un passo concreto verso un modello di crescita digitale che integra innovazione, tutela dell’ambiente e rispetto per il territorio, – ha dichiarato Massimo Sarmi, Presidente e Amministratore Delegato di FiberCop. – La sinergia con UPI ci consente di valorizzare metodologie di intervento a basso impatto ambientale, come la micro trincea, in grado di accelerare la realizzazione delle reti in fibra ottica ottimizzando i benefici per cittadini e amministrazioni.”

L’obiettivo

L’accordo nasce con l’obiettivo d’incentivare l’impiego di tecniche di scavo innovative a basso impatto ambientale che consente interventi rapidi, poco invasivi e con elevati standard di sicurezza, riducendo tempi, costi e disagi per la collettività. Anche nel caso di utilizzo di metodologie tradizionali, sarà garantita la collaborazione con le Province per recepirne le esigenze ed aumentare l’efficienza delle attività di ripristino del manto stradale, nel rispetto della sicurezza e della tutela del territorio. Lo scavo a sezione ridotta rappresenta una delle soluzioni più efficaci per sostenere lo sviluppo delle reti digitali nel rispetto dell’ambiente e del patrimonio infrastrutturale esistente.

“Le Province stanno acquisendo un ruolo centrale nella promozione dello sviluppo locale. E’ evidente che l’accesso alla tecnologia è strategico sia per le imprese, che hanno bisogno di strutture e reti efficienti e performanti, sia per i cittadini, ai quali va garantito il diritto alla connessione, sia per accompagnare la trasformazione digitale della PA. Questo accordo con FiberCop permetterà ai territori di fare passi in avanti nella copertura del digitale, riducendo al minimo l’impatto sulle strade provinciali. Un elemento, questo, essenziale perché tutela il patrimonio pubblico, evita di appesantire la viabilità e taglia i costi delle spese dei ripristini stradali, che fino ad ora hanno pesato non poco sui bilanci delle amministrazioni“ – ha affermato Pasquale Gandolfi, Presidente dell’UPI.

L’intesa prevede inoltre la diffusione nelle Province delle conoscenze tecnologiche e normative relative alle tecniche di posa innovative, favorendo l’adozione di pratiche condivise che possano semplificare i procedimenti autorizzativi e accelerare i tempi di realizzazione delle reti. Parte centrale dell’accordo è l’impegno a privilegiare, ove possibile, il riutilizzo delle infrastrutture esistenti, così da ridurre ulteriormente l’occupazione del suolo pubblico e l’impatto degli interventi.

Nel Link, il protocollo siglato Protocollo intesa UPI FIBERCOOP

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