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Chiesto un Piano Nazionale per la sicurezza per strade, scuole, territorio

Chiesto un Piano Nazionale per la sicurezza per strade, scuole, territorio

News    1/08/2003

Il giudizio delle Province sulla volontà del governo di concertazione sul Dpef si misurerà sull’atteggiamento che il governo avrà sull’Ipt: se interverrà sull’imposta provinciale di trascrizione dei veicoli o la abolirà addirittura, senza la previsione di una compensazione Irpef, il governo sa che la nostra risposta è già un chiaro no.

Gli impatti di questa misura, è stato abbondantemente provato, sono minimi sull’economia ma devastanti sul bilancio delle Province. Un simile modo di procedere del governo dimostrerebbe solo la volontà di mortificare l’autonomia finanziaria e impositiva delle Province e di bloccare il federalismo fiscale.

Noi, oggi, abbiamo ribadito i termini del problema: ora sta all’esecutivo mostrare il proprio grado di sensibilità e di coerenza. Non si può affermare dei principi quando ci si siede al tavolo della Conferenza Stato Autonomie e poi contraddirli quando ci si siede al tavolo del confronto sul Dpef.

Ma nell’incontro con il governo abbiamo invece chiesto che nel Dpef venga inserito un Piano Nazionale per la sicurezza che riguardi strade, edifici scolastici e prevenzione di calamità del territorio, nonché il sostegno alle politiche del lavoro e di sviluppo locale, anche attraverso il finanziamento degli strumenti di programmazione negoziata.

Per quanto riguarda il Patto di stabilità interno vogliamo definirne criteri e modalità di applicazione: riteniamo inutili e inaccettabili i vincoli sulla spesa corrente mentre consideriamo appropriati vincoli che si riferiscano esclusivamente al disavanzo.

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