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Contro l’abolizione delle Province metropolitane

i commenti dei Presidenti delle Province di Torino, Milano, Roma e Pistoia

Istituzioni e Riforme    18/06/2008

“Un invito a soprassedere ad ogni iniziativa riguardante l’abolizione delle Province Metropolitane, che deve essere oggetto di un confronto con il mondo delle autonomie locali e con le Province in particolare” questo il contenuto dell’appello al Governo nazionale contenuto in un documento discusso e approvato all’unanimità nel pomeriggio dal Consiglio Provinciale di Torino, illustrato dal Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta sottolineando come, se fossero confermate le indiscrezioni riportate da alcuni organi di stampa, “saremmo di fronte ad una grave iniziativa, presa senza alcuna forma di consultazione con l’Unione Province Italiane e senza alcuna considerazione per quanto previsto dal 1° comma dell’articolo 114 della Costituzione, il quale stabilisce che la Repubblica Italiana è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città Metropolitane, dalle Regiomio e dallo Stato”.

Il Vice Presidente dell’Upi, Filippo Penati, Presidente della Provincia di Milano ha commentato “Sono sconcertato: ho chiesto al Governo che ci confermi o smentisca le notizie apparse in questi giorni sulla cancellazione di nove province e la cancellazione di altrettante aree metropolitane, ma non ho ricevuto alcun tipo di risposta. Mi auguro – ha aggiunto – che si recuperi il senso della prospettiva. C’é già un discorso avviato, è il codice delle autonomie. La città metropolitana può essere un elemento di modernizzazione ma non credo sia giusto che il Governo lavori di notte, al buio, come fanno i ladri senza avere il coraggio di confermare le ipotesi che circolano”.

Il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ha sottolineato come sulla manovra il Governo dimostri “stallo e confusione. La percezione è che da parte del governo ci sia momento di stallo e forse di confusione: sulle province non è stata esplicitata alcuna ipotesi concreta. L’Unione delle Province Italiane sostiene una riforma che preveda la contestualità tra il superamento delle Province e la costituzione delle città metropolitane per dare vita a una nuova istituzione di area vasta. Questa sarebbe una riforma praticabile e giusta mentre altre affermazioni hanno più il valore dell’estemporaneità che essere un reale progetto che per altro sarebbe incostituzionale, oltre che sbagliato. Per Roma l’ipotesi più praticabile è la trasformazione dei municipi in comuni metropolitani, il superamento della provincia e del comune di Roma e l’istituzione della città metropolitana che comprenderebbe gli attuali 120 comuni e i nuovi 19 comuni metropolitani. Questo sì -che sarebbe un ente nuovo e utile per venire incontro alle richieste dei cittadini potendo gestire in maniera integrata una serie di materie: dall’urbanistica ai rifiuti o al traffico”.

“Si tratta di un ulteriore provvedimento annuncio al quale ci sta abituando questo Governo” ha dichiarato Gianfranco Venturi, Presidente della Provincia di Pistoia, che ha aggiunto “A chi dovrebbero essere trasferite le competenze delle Province di Pistoia e Prato, al Comune di Firenze? In tal caso la cosa si commenta da sé non fosse altro in termini di concreta rappresentatività di territori coinvolti. Oppure ai rispettivi Comuni capoluogo facendo assurgere così Pistoia e Prato, e non solo Firenze, a ulteriori Aree Metropolitane. C’è troppa confusione sotto il cielo perché si possa dare una valutazione ponderata”.



Redattore: Barbara Perluigi
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