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Documento di Economia e Finanza 2011. Dalle Province l’allarme sugli investimenti

Castiglione “Comprendiamo la tenuta, ma senza investimenti non si cresce”

Bilanci e Finanza    20/04/2011

“Comprendiamo la necessità di assicurare la tenuta dei conti e la decisione del Governo di garantire la stabilità, ma senza gli investimenti non si cresce e si rischia di indebolire ancora di più il tessuto economico del Paese”.
Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, all’indomani dell’audizione in commissione Bilancio del Senato sul Documento di economia e finanza.
Nel documento consegnato alle  Commissioni Bilancio di Camera e Senato, l’Upi evidenzia alcune criticità, sia sul Piano di stabilità che sul Programma di riforme.
A partire dalla mancata consultazione e partecipazione di Regioni ed Enti locali alla definizione degli obiettivi e delle finalità del Documento di Economia e Finanza che, scrivono le Province “indica una grave sottovalutazione del ruolo e delle funzioni che i governi locali svolgono nel sistema della finanza pubblica e delle politiche di sviluppo del Paese”.  Ma l’allarme dell’Upi è sulla rilevante riduzione degli investimenti: “energia e ambiente, infrastrutture e sviluppo, sostegno alle imprese sono temi decisivi per la crescita del Paese – si afferma nel documento delle Province – ma rischiano di rimanere temi sulla carta se agli Enti locali, che sono deputati alla loro realizzazione – si impedisce di svolgere la propria funzione”.
Secondo le stime Upi, in particolare negli ultimi anni nei bilanci delle Province si è consolidato un trend negativo con un -25% delle risorse destinate agli investimenti, a causa dei drastici tagli ai trasferimenti subiti con le manovre economiche e dei vincoli imposti dal Patto di stabilità interno.
“E’ evidente – conclude Castiglione – che con queste scelte non solo non si permette la ripresa della crescita economica, ma si impedisce agli Enti locali di investire in opere che sono invece fondamentali per il Paese, impoverendo l’imprenditoria locale e deteriorando un sistema di infrastrutture che avrebbe invece davvero bisogno di interventi di modernizzazione, messa in sicurezza ed efficientazione”.



Redattore: Barbara Perluigi
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