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Dpef, federalismo fiscale e avaznai di bilancio

Dpef, federalismo fiscale e avaznai di bilancio

News    9/07/2007

“Il via libera al decreto di attuazione del federalismo fiscale rappresenta un passo decisivo per il Paese, ma il testo varato dal Governo ha ancora molte criticità che dovranno essere risolte nel dibattito che da oggi si apre”.
Lo dichiarano il presidente dell’Anci, Leonardo Domenici, e il presidente dell’Upi Fabio Melilli.
“Comuni e province aspettavano da anni l’avvio di questa riforma – sottolineano i presidenti – per questo non possiamo che apprezzare il passo compiuto dal Governo. Tuttavia le contraddizioni che avevamo rilevato nei tavoli politici non sono state sanate e per questo resta ferma la nostra critica ad un testo che, per come è oggi, limita fortemente l’autonomia di comuni e province per quanto attiene il finanziamento delle funzioni e il sistema perequativo delle risorse.
Quanto poi al decreto legge sugli avanzi di amministrazione – proseguono Domenici e Melilli – non condividiamo il metodo e il merito del testo approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, che risolve una questione così importante per le amministrazioni locali con un provvedimento che sembra quasi una provocazione. Avevamo rifiutato la proposta del Governo di utilizzare solo il 10 %  degli avanzi, perché la ritenevamo non compatibile con gli impegni presi con i cittadini e con le imprese rispetto alle politiche di investimento. Ora si arriva alla beffa di un decreto che, almeno nel 60 % dei casi, ridurrà la percentuale di utilizzo fino all’1 % della cifra.
Per quanto riguarda la riduzione dell’Ici, l’Anci ha sempre sottolineato l’importanza di un alleggerimento della pressione fiscale sulla casa in favore delle famiglie, attraverso una riorganizzazione complessiva della fiscalità immobiliare da attribuire ai Comuni, in coerenza con la scelta di trasferire ad essi la gestione del catasto.
Il problema è capire come lo sgravio Ici annunciato dal Dpef sarà compensato per evitare una diminuzione delle risorse dei Comuni: ciò che gli amministratori comunali difendono, non è l’imposta sulla casa come tale, ma il gettito che essa garantisce per dare i servizi ai cittadini.
Su questi temi Anci e Upi riuniranno i rispettivi organismi la prossima settimana, per valutare in maniera più approfondita i testi e stabilire le iniziative da prendere.



Redattore: Barbara Perluigi
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