Indirizzo: Piazza Cardelli, 4 00186 - Roma     Telefono: 066840341     Fax: 066873720     Email: [email protected]    

Elezioni provinciali

Come si vota. La normativa elettorale per le elezioni degli organi di governo della Provincia.

Istituzioni e Riforme    28/05/2004

Elezione del presidente

Il Presidente della Provincia è eletto a suffragio universale diretto contestualmente all’elezione del Consiglio provinciale.

La candidatura alla carica di Presidente della Provincia è collegata ad uno o più gruppi di candidati alla carica di Consigliere provinciale.

Per le elezioni provinciali non è consentito il voto disgiunto, cioè non è possibile votare per un candidato alla carica di Presidente della Provincia diverso da quello collegato al gruppo di candidati prescelto.

Si ricorre la ballottaggio qualora nessuno dei candidati abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi al 1° turno.

Elezione del Consiglio

Il Consiglio provinciale è eletto con il sistema proporzionale e con l’assegnazione del premio di maggioranza.

L’elezione dei Consiglieri provinciali è effettuata sulla base di collegi uninominali e non consente l’attribuzione dei voti di preferenza.

L’elettore può votare unicamente tracciando un segno sul contrassegno prescelto.

Come si vota

L’elettore, che non può esprimere preferenze (si vota in collegi uninominali-proporzionali, cioè a un partito con preferenza pre-determinata, il voto al partito vale necessariamente anche come voto di preferenza) ha tre scelte nel primo turno:
a) può votare per il solo Presidente, nel qual caso il voto è valido solo per lui;
b) può votare per un Presidente e per uno dei partiti collegati (che corrisponde a un candidato al Consiglio); il voto vale per entrambi;
c) può votare per un partito (che corrisponde a un candidato al Consiglio); il voto vale anche per il Presidente.

Attenzione: per le Provinciali non è ammesso il voto disgiunto (il voto per un Presidente di una coalizione e per un candidato al Consiglio provinciale di altra coalizione).

Al secondo turno, quando nessun candidato ha raggiunto il 50% + 1 dei voti validi, si vota solo tra i due candidati Presidenti rimasti in lizza.

Il primo turno si voterà nella giornata di:
– sabato 12 giugno 2004 dalle ore 15.00 alle ore 22.00,
– domenica 13 giugno 2004 dalle ore 7.00 alle ore 22.00

Gli eventuali ballottaggi:
– successivo secondo sabato (26 giugno 2004), dalle ore 15.00 alle 22.00,
– successiva seconda domenica (27 giugno 2004) dalle ore 7.00 alle ore 22.00.

La scheda è di colore GIALLO BRILLANTE.

Come si assegnano i seggi

L’attribuzione dei seggi al Consiglio provinciale viene effettuata dopo l’elezione del Presidente, secondo il sistema proporzionale – metodo d’Hondt – con il premio di maggioranza al gruppo o ai gruppi di candidati collegati al candidato Presidente della Provincia eletto (il 60% alla coalizione vincente e il 40% ai alla coalizione perdente).

Non sono ammessi all’assegnazione dei seggi i gruppi di candidati che abbiano ottenuto al primo turno meno del 3 per cento dei voti validi e che non appartengano a nessuna coalizione di gruppi che abbia superato tale soglia.

Per l’assegnazione dei seggi a ciascun gruppo di candidati collegati, si divide la cifra elettorale conseguita da ciascun gruppo di candidati successivamente per 1, 2, 3, 4 … sino a concorrenza del numero di consiglieri da eleggere. Quindi tra i quozienti così ottenuti si scelgono i più alti, in numero eguale a quello dei consiglieri da eleggere, disponendoli in una graduatoria decrescente. A ciascun gruppo di candidati sono assegnati tanti rappresentanti quanti sono i quozienti ad esso appartenenti compresi nella graduatoria. A parità di quoziente, nelle cifre intere e decimali, il posto è attribuito al gruppo di candidati che ha ottenuto la maggior cifra elettorale e, a parità di quest’ultima, per sorteggio. Se ad un gruppo spettano più posti di quanti sono i suoi candidati, i posti eccedenti sono distribuiti tra gli altri gruppi, secondo l’ordine dei quozienti.
Queste disposizioni si applicano quando il gruppo o i gruppi di candidati collegati al candidato proclamato eletto presidente della provincia abbiano conseguito almeno il 60 per cento dei seggi assegnati al consiglio provinciale. Qualora il gruppo o i gruppi di candidati collegati al candidato proclamato eletto presidente della provincia non abbiano conseguito almeno il 60 per cento dei seggi assegnati al consiglio provinciale, a tale gruppo o gruppi di candidati viene assegnato il 60 per cento dei seggi, con arrotondamento all’unità superiore qualora il numero dei consiglieri da attribuire al gruppo o ai gruppi contenga una cifra decimale superiore a 50.
In caso di collegamento di più gruppi con il candidato proclamato eletto presidente, per determinare il numero di seggi spettanti a ciascun gruppo, si dividono le rispettive cifre elettorali corrispondenti ai voti riportati al primo turno, per 1, 2, 3, 4 … sino a concorrenza del numero dei seggi da assegnare. Si determinano in tal modo i quozienti più alti e, quindi, il numero dei seggi spettanti ad ogni gruppo di candidati.
I restanti seggi sono attribuiti proporzionalmente agli altri gruppi di candidati.
Una volta determinato il numero dei seggi spettanti a ciascun gruppo di candidati, sono in primo luogo proclamati eletti alla carica di consigliere i candidati alla carica di presidente della provincia non risultati eletti, collegati a ciascun gruppo di candidati che abbia ottenuto almeno un seggio.
In caso di collegamento di più gruppi con il candidato alla carica di presidente della provincia non eletto, il seggio spettante a quest’ultimo è detratto dai seggi complessivamente attribuiti ai gruppi di candidati collegati. Quindi, sono proclamati eletti consiglieri provinciali i candidati di ciascun gruppo secondo l’ordine delle rispettive cifre individuali.
Dentro le liste la ripartizione avviene secondo la graduatoria delle cifre individuali dei candidati dello stesso partito nei collegi della provincia: non è un uninominale maggioritario, ma proporzionale, quindi ci possono essere collegi con più di un eletto (perché magari 2 candidati di partiti diversi hanno avuto un buon piazzamento nella graduatoria del proprio partito) e collegi senza eletti.



Redattore: Gaetano Palombelli
Torna all'inizio dei contenuti