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GREEN ECONOMY A POTENZA: RIFKIN “LE PROVINCE FONDAMENTALI”

Chiusa con l'economista Jeremy Rifkin la due giorni promossa dal Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza

Ambiente e Territorio    2/12/2011

“Le Province hanno un ruolo fondamentale come facilitatori dei territori, soprattutto in regioni dove ci sono piccoli Comuni, per il passaggio dalla seconda alla “terza rivoluzione industriale”, che si basa sulla Green Economy, capace di generare occupazione per i giovani e crescita per le piccole e medie imprese”. Lo ha affermato Jeremy Rifkin, nel corso della sua lectio magistralis all’Università di Potenza, che ha chiuso la due giorni su “Abitare il futuro, sviluppo del Mezzogiorno e Green economy”, organizzata dal responsabile Ambiente dell’Upi, Piero Lacorazza, presidente della Provincia di Potenza.
“La promozione delle energie da fonti rinnovabili è ormai una competenza di punta delle Province, che hanno avviato sui territori politiche di sviluppo fortemente innovative e si candidano a diventare sempre più fattore di sviluppo e aggregazione per il nostro territorio”. Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Catania e dell’Unione Province Italiane, Giuseppe Castiglione, commentando le affermazioni del noto economista americano.
“Stiamo dimostrando di poter dare un contributo decisivo per il raggiungimento degli obiettivi della strategia 2020, in materia di sostenibilità energetica e ambientale fissati dalla UE – ha affermato Castiglione . Attraverso il “Patto dei Sindaci”, che vede impegnate oltre 47 amministrazioni in progetti a coordinamento e sostegno dei Municipi per la produzione di energia alternativa, stiamo lavorando come strutture di supporto dei Comuni, e questo conferma il ruolo strategico che il sistema delle Province italiane sta giocando nella sfida per la sostenibilità ambientale.  L’Italia – prosegue il presidente Upi – deve trovare strumenti che consentano di avere sempre più risorse a disposizione per fare crescere l’economia verde: una soluzione percorribile è liberare una quota del Patto di stabilità interno da destinare a questo scopo. Occorre, infine, predisporre Piani concreti che consentano di usufruire delle risorse comunitarie a disposizione, soprattutto pensando che sino d’ora il Mezzogiorno ha utilizzato soltanto il 10% delle stesse. Basti pensare – ha concluso Castiglione – che la Regione Siciliana in tal senso sta sprecando 800 milioni di euro”.



Redattore: Daniela Spina
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