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Il Vice Presidente dell’Upi, Angelo Vaccarezza, “Con un decreto non si può impedire al ghiaccio di formarsi”

"Chi penserà a scuole, neve e strade?"

Bilanci e Finanza    13/11/2012

«Per decreto si avrà la possibilità di impedire alla neve di scendere, alla pioggia di cadere, al ghiaccio di formarsi. Con i tagli imposti dal governo Monti la Provincia non potrà garantire interventi di asfaltatura delle strade, sgombero neve e ghiaccio, sicurezza delle strutture scolastiche, agibilità e riscaldamento delle aule». A dirlo il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza. Da pochi giorni è diventato vicepresidente vicario dell’Upi, l’Unione delle Province italiane, una nomina giunge nel momento più delicato perla storia delle province italiane, il cui destino è strettamente legato al piano di riordino «imposto» dal Governo. Dice Vaccarezza: «E’ un riordino che, di fatto, afferma il loro continuare ad esistere, ad essere governate e ad essere elette. Nel Ponente vi sarà la cosiddetta “Provincia lunga” nata dall’accorpamento di Savona con Imperia. Tutto già fatto. Tutto già deciso. Non stiamo più ragionando su questo, che è oramai storia, ma su ben altro: sui servizi che questi Enti dall’oggi al domani, cesseranno di erogare ai loro cittadini. Sono inaccettabili i tagli di 500 milioni di euro per l’anno 2012 e di un miliardo e duecento milioni per il 2013. Cifre impressionanti, che non mettono solo a rischio i servizi, ma li annulleranno del tutto. Dati che confermano l’impossibilità da parte delle province di svolgere le funzioni per le quali sono state istituite, percentuali che variano dal 60 al 70% delle quote messe a bilancio per l’erogazione di servizi fondamentali per la comunità. Servizi a rischio a causa di un decreto arrogante». Aggiunge: «Il nostro tanto celebrato Governo tecnico ha fatto della razionalizzazione delle province il simbolo del taglio dei costi della politica. Ebbene vorrei che fosse chiaro ai cittadini che i costi della parte politica del nostro Ente equivalgano allo 0,47%. I tagli invece previsti riguardano ben il 60-70% delle quote a bilancio. Evidente quindi che questo decreto dipinto come una legge “anti-casta” rappresenterà so- lo un ulteriore impoverimento della qualità di vita dei cittadini. Ho sempre ritenuto che fare l’amministratore locale fosse il modo migliore per rendere un servizio alla comunità, ed è per spirito di responsabilità che ho intenzione di portare avanti il mio mandato. Una considerazione che prescinde dal ruolo istituzionale che sono a ricoprire, sono un presidente, è vero, ma sono anche un cittadino, un padre che vuole vedere i propri figli andare in scuole calde e sicure. Una doppia responsabilità che da padre di famiglia e amministratore vive nella pro- pria quotidianità il profondo disagio che milioni di famiglie si troveranno ad affrontare». Termina Vaccarezza: «In questo momento, grazie al consenso di migliaia di cittadini che hanno creduto in me tre anni fa, ho la possibilità di tutelare i diritti di una comunità e sarò in prima fila in tutte le sedi competenti per difenderli. Non mi tirerò indietro per future prospettive professionali più appetibili. Sono, con orgoglio, il presidente di tutti i savonesi»



Redattore: Redazione Ufficio Stampa Provincia di Savona
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