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Lavoratori atipici: protocollo d’intesa fra Provincia di Bologna, associazioni di categoria e Carisbo per facilitare l’accesso al credito

Cominciata la sperimentazione per otto persone

News Scuola Formazione Lavoro    18/11/2003

Un percorso per facilitare e semplificare l’accesso al credito per i lavoratori atipici. E’ il contenuto del protocollo d’intesa fra la Provincia di Bologna, la società nata dalle associazioni imprenditoriali Sfera (Servizi formativi emiliano-romagnoli associati), Cassa di Risparmio di Bologna, CNA “In Proprio” Bologna e CPA (Casa produttori autonomi).
Il Protocollo d’intesa, proposto ed elaborato all’interno del progetto “Azioni integrate a sostegno del lavoro atipico: modellizzazione di linee di servizio per l’accesso al credito” di Sfera formazione, ha consentito l’avvio di una sperimentazione per otto persone, che permetterà l’accesso al credito per alcuni di loro. In pratica gli otto lavoratori atipici sono trattati come imprenditori, con la possibilita’ di avere un credito dalla banca a tasso agevolato, oppure presentando un contratto (in essere) con un proprio cliente, possono ricevere un credito accordato a seconda delle esigenze e dell’andamento economico della propria attivita’.

I contenuti del documento sono stati presentati giovedì 13 novembre a palazzo Malvezzi dall’assessore provinciale alla Promozione economica Nerio Bentivogli e dai rappresentati delle associazioni che partecipano al progetto.

I destinatari del progetto sono persone che rientrano al lavoro dopo un periodo di inattivita’ o professionisti che, avendo in mano contratti con pagamento a lunga scadenza, hanno bisogno di fondi per la propria formazione, per l’acquisto di attrezzature per il lavoro o, piu’ in generale, di liquidita’ per poter proseguire nella propria attivita’.
Le associazioni mettono in contatto alcuni dei propri associati con la banca dopo aver fatto compilare un questionario al lavoratore atipico. Le domande servono per avere una fotografia completa della vita lavorativa del futuro creditore: quanto ha guadagnato negli ultimi anni, che tipo di attivita’ professionale svolge, quale e’ la sede del lavoro, gli eventuali rapporti con i debitori in essere, costi annuali dell’attivita’, spese e risparmi. Dopo di che e’ la banca che stabilisce quanto denaro puo’ concedere e il tasso, che e’ comunque molto basso e non richiede firme di garanzia da parte di terzi.

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Redattore: SERENA  MAINI
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