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Le Province chiamate all’incontro tra Governo, istituzioni e parti sociali

Al tavolo i Presidenti Vicari dell'Upi, Cavalli e Penati, hanno illustrato le proposte delle Province: dal federalismo fiscale alla sicurezza dei territori

Istituzioni e Riforme    22/05/2008

Dare piena attuazione al federalismo fiscale per ridurre la spesa pubblica, alleggerendo il carico fiscale sui cittadini e sulle imprese e semplificando il sistema tributario.

E’ questa la priorità che i Vice Presidenti Vicari dell’Upi, Filippo Penati, Presidente della Provincia di Milano, e Alberto Cavalli, Presidente della Provincia di Brescia, hanno rappresentato al tavolo di Palazzo Chigi, nell’incontro di oggi con il Governo nel quale il Ministro Tremonti ha illustrato le linee generali del Programma.
“Un tema – hanno detto – da cui è necessario partire, se si vuole davvero procedere al riordino del sistema istituzionale del Paese e alla riduzione dei costi della burocrazia, legando strettamente il prelievo dei tributi alla responsabilità politica di ciascun livello di governo”.

I Vice Presidenti Penati e Cavalli hanno poi sottolineato le cinque emergenze su cui è necessario avviare da subito una azione comune tra Governo ed istituzioni territoriali:

1. Sicurezza:  con la richiesta delle Province di partecipare direttamente alla definizione delle politiche di sicurezza del Paese, per contribuire ad assicurare la legalità e la sicurezza dei cittadini nei piccoli come nei grandi centri urbani. Per questo i Vice Presidenti hanno chiesto l’immediata attivazione di un Tavolo Governo – Enti locali attraverso cui rafforzar le attività di controllo del territorio e rilanciare i Patti per la sicurezza, coordinando l’azione della polizia locale con le forze di polizia nazionale;

2. Lavoro: con la promozione di politiche che leghino strettamente l’istruzione, la formazione professionale e il lavoro. Questo consentirebbe alle nuove generazioni di affrontare con le competenze adeguate la sfida dell’occupazione, facendo crescere complessivamente la produttività del sistema;

3. Istruzione: con un Piano straordinario per l’emergenza educativa, che investa anche nell’ammodernamento, nella messa in sicurezza delle scuole, nell’utilizzo di energie rinnovabili e  nella dotazione delle nuove tecnologie, così da trasformare le scuole italiane in veri centri per l’educazione permanente;

4. Infrastrutture: con un rilancio degli investimenti per la mobilità (strade, ferrovie, porti e aeroporti) che consenta l’ammodernamento del patrimonio di rete stradale gestito dalle Province (circa l’84% della rete nazionale);

5. Ambiente: con la previsione di un piano straordinario per la difesa del suolo e contro il dissesto idrogeologico, rafforzando la capacità di prevenzione dalle grandi calamità naturali.



Redattore: Barbara Perluigi
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