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Legge di stabilita’, Province in audizione alla Camera. “Lo Stato ci manda in dissesto, nessun servizio sara’ garantito”

Attuare Legge Delrio: al miliardo di tagli corrisponda spostamento di funzioni e personale"

Bilanci e Finanza    4/11/2014

“Con 1 miliardo di tagli lo Stato manda in dissesto Province e Citta’ metropolitane. L’unica possibilita’ per evitare il blocco dell’erogazione dei servizi e l’esubero del personale e’ spostare, da subito in Legge di stabilita’, quelle funzioni che la Legge Delrio toglie dalla gestione delle Province: formazione professionale, trasporto pubblico locale, centri per l’impiego, cultura, turismo,sociale, agricoltura. Solo concentrando sulle funzioni fondamentali le risorse e il personale necessario a svolgerle, potremo continuare a garantire la manutenzione delle strade, la sicurezza nelle scuole, gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, l’assistenza ai comuni”. Lo hanno detto Daniele Bosone, Presidente della Provincia di Pavia, e Achille Variati, Presidente della Provincia di Vicenza, intervenuti a rappresentare l’Upi nell’audizione in Commissione Bilancio alla Camera sulla Legge di stabilita’ 2015. “Abbiamo verificato che il taglio di 1 miliardo sui bilanci delle Province e delle Citta’ metropolitane si traduce in una riduzione di risorse ben oltre il 50% , fino ad arrivare in diversi casi al 90% del totale. Solo che le funzioni, i servizi e i costi per erogarli sono rimasti gli stessi dello scorso anno. Qui non si tratta di efficientare, ma di dovere decidere quali servizi erogare e quali sospendere: e siccome la Legge Delrio stabilisce quali siano i servizi che devono garantire le Province e le Citta’ metropolitane, chiediamo a Governo e Parlamento di prendere insieme a noi la responsabilita’ di portare a termine la riforma, ma subito. Si scriva nella Legge di stabilita’ che i servizi per l’impiego, la formazione professionale, il trasporto pubblico locale, i servizi sociali, la cultura, il turismo e lo sport non devono piu’ essere una spesa delle Province, e si decida dove trasferire il personale e i costi di questi servizi. Altra soluzione, per evitare il dissesto se non si vuole ridurre il taglio, non c’e'”.



Redattore: Barbara Perluigi
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