Indirizzo: Piazza Cardelli, 4 00186 - Roma     Telefono: 066840341     Fax: 066873720     Email: [email protected]    

Lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri

Lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri

News    28/07/2003

Prot. N. 92

 
On.le SILVIO BERLUSCONI


Presidente Consiglio dei Ministri

Roma


Illustre Presidente,

mi permetto di inviarLe la seguente nota, a seguito della decisione unanime del Consiglio direttivo dell’UPI e dell’Assemblea dei Presidenti di Provincia del 19 febbraio scorso.

L’approvazione della legge finanziaria 2003, come Lei certamente saprà, ha determinato l’apertura di numerosi problemi sul fronte della finanza provinciale.

L’Unione delle Province d’Italia è intervenuta, nel corso dell’iter parlamentare che ha condotto all’approvazione definitiva della legge, più volte ed in più sedi, al fine di rappresentare le forti difficoltà che la manovra di bilancio avrebbe determinato del sistema delle autonomie locali, e delle Province in particolare. Tali difficoltà sono da ultimo state riassunte in un documento di osservazioni sulla legge finanziaria 2003, elaborato insieme all’ANCI, che Le abbiamo già inviato.

In questa occasione, Le segnaliamo 3 questioni che meritano una sua particolare attenzione.

1. In via preliminare, la questione relativa al patto di stabilità 2002, che riteniamo assai lesiva della dignità di tutte le Province. E’ rimasto immutato il meccanismo di calcolo del disavanzo utile ai fini del rispetto del patto di stabilità interno 2002: lo scorso anno le Province hanno dovuto calcolare l’equilibrio dei loro bilanci includendo le spese correnti dovute a nuove funzioni trasferite e/o delegate, ed escludendo invece i relativi trasferimenti statali e/o regionali. Nonostante i tentativi di far comprendere l’assurdità di tale meccanismo, l’emendamento da noi proposto non è stato accolto. Il risultato è il seguente: mentre nel 2001 il 90% circa delle Province ha certificato la propria virtuosità, la stessa percentuale si trova ora, per l’esercizio 2002, sostanzialmente fuori dal patto di stabilità interno, pur avendone formalmente rispettato la ratio. L’evidente errore di impostazione contabile si evidenzia, peraltro, verificando che solo le Province delle Regioni a statuto speciale (che hanno conosciuto un processo di decentramento amministrativo risibile rispetto a quelle delle regioni ordinarie) hanno potuto formalmente dichiararsi virtuose.

2. In secondo luogo, per quanto riguarda il patto di stabilità 2003 relativamente sui costi contrattuali che su di esso avranno effetto, ci preme ricordare l’accordo che il Governo ha siglato con le Organizzazioni Sindacali nel febbraio 2002, con il quale si è sostanzialmente determinato un innalzamento della base iniziale di contrattazione per tutti i comparti, con il risultato di far pesare sui bilanci degli enti locali accordi presi da altri. Ritengo opportuno che il Governo si faccia carico di questo ulteriore incremento (pari allo 0.99% solo per il 2003) e garantisca alle Province l’esclusione di tali costi dal calcolo del disavanzo.

3. Infine, ci permettiamo di sottoporre alla Sua attenzione quanto stabilito dall’art. 31, comma 12, lett. b) della legge 289/02, con cui il Governo interviene retroattivamente su bilanci già chiusi, recuperando somme finora non recuperate per incapienza o insufficienza di trasferimenti erariali. Ferma restando la dubbia legittimità di tale operazione, ci preme sottolinearLe che il recupero non rateizzato di tali ingenti somme determinerà senza dubbio la paralisi delle Province interessate da tale manovra.

E’ di tutta evidenza che se queste questioni, che per le Province rivestono importanza vitale, non troveranno adeguata attenzione da parte del Governo nazionale, non potranno essere assolutamente garantiti il livello e l’efficienza di servizi finora erogati dalle Province.

Confidiamo, ancora una volta, nella Sua sensibilità ed attenzione e restiamo fiduciosi di poter avere da Lei, finalmente, un cenno di riscontro a questa nostra lettera.

 Roma, 28 febbraio 2003 

Lorenzo Ria

Torna all'inizio dei contenuti