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L’UPI RISPONDE ALLE DICHIARAZIONI DEI PARLAMENTARI SULLA MANCATA ABOLIZIONE DELLE PROVINCE

Castiglione “Si usano le Province per scopi di bassa politica. Eliminando Consorzi e società risparmio 22 volte superiore ad abolizione delle Province”

Istituzioni e Riforme    6/07/2011

“Altro che lotta alla casta! Altro che campagna contro gli sprechi! Oggi finalmente Donadi ci ha detto perché vuole abolire le Province: per fare cadere il Governo. Le istituzioni della Repubblica usate come merce nello scontro politico, anche a costo di gettare nel caos il Paese. A tutti gli onorevoli che in queste ore si stanno spendendo in dichiarazioni dello stesso tenore di quelle dell’On Donadi, ricordiamo che gli amministratori provinciali sono eletti da migliaia di cittadini, non nominati dai partiti.  Se si disprezzano le istituzioni democratiche per scopi di bassa politica, si disprezza il Paese”.
E’ il commento del Presidente dell’Upi alle dichiarazioni rilasciate oggi dai parlamentari sulla mancata abolizione delle Province ieri alla Camera.
Quanto ai costi della politica delle Province, Castiglione ricorda, che nel 2010 gli organi politici provinciali sono costati 93 milioni di euro, contro i 6,5 miliardi di costo dell’intera macchina politica nazionale.

 “Eliminando gli oltre 7000 Consorzi, Aziende, Società che oggi occupano 24 mila persone nei loro Consigli di Amministrazione e che si occupano di materie che la Costituzione assegna a Province e Comuni, si risparmierebbero subito 2,5 miliardi di euro, 22 volte il presunto risparmio dei costi della politica delle Province. Chi crede nella democrazia e vuole cancellare gli enti nominati dalla politica, batta un colpo”.



Redattore: Barbara Perluigi
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