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Manovra e abolizione delle Province

Dichiarazione del Presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli e del Presidente Stanislao Zurlo, Presidente della Provincia di Crotone, e il Presidente della Provincia di Massa Carrara, Angeli

Istituzioni e Riforme    26/05/2010

“Se fossero confermate le notizie riportate dalle agenzie, la manovra prevederebbe l’abolizione delle Province con popolazione inferiore ai 220mila abitanti. Domani scopriremo chi è il genio che ha deciso di fissare questa asticella per definire l’utilità o l’inutilità delle Province. Ogni volta che si affrontano i temi istituzionali con la fretta della Finanziaria si producono mostri. Qualcuno ci dovrà spiegare infatti perché Imperia con 220 mila 712 abitanti è provincia utile ed Asti con 217 mila no. Avevamo concordato con il ministro Calderoli l’inserimento nella Carta delle autonomie, che è attualmente in discussione in Parlamento, di una norma che avrebbe aperto la strada alla revisione dei confini delle Province che naturalmente dovrebbe essere basata su dati di natura socio-economica e con qualche riflessione un po’ più approfondita, Regione per Regione. Le Province interessate all’abolizione sono solo 9. Tutto ciò mentre resta inattuata da anni l’istituzione delle Città metropolitane che prevede la scomparsa di 12 grandi Province. La cosa più divertente di questa vicenda è che scomparendo Isernia e Matera il Molise e la Basilicata diventeranno Regioni che coincidono con la Provincia. Per quanto riguarda la Provincia di Rieti aspettiamo con ansia che il Governo ci spieghi, visto che dovrà sparire la Provincia di Roma, se dobbiamo essere accorpati a Terni a L’Aquila, o ad Ascoli e in quale Regione finiremo”.

E’ quanto dichiara il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, in merito alle prime notizie sulla manovra finanziaria decisa dal Governo.

Il Presidente della Provincia di Crotone, Stanislao Zurlo, ha invece rilasciato una dichiarazione all’Agenzia di Stampa Adn Kronos, nella quale, tra l’altro, afferma: ”Avanzo dubbi sulla costituzionalità del provvedimento, non penso che con un decreto legge si possa sopprimere le Province, che sono garantite dalla Costituzione e per le quali c’e’ un procedimento specifico parlamentare. I risparmi che si avranno sarebbero modesti. I costi piu’ rilevanti di una Provincia riguardano il personale e la gente non puo’ essere licenziata. Se puo’ avere una logica sopprimere la Provincia in un’area metropolitana, penso a Milano, Torino, Palermo ad esempio -dice Zurlo- dove il capoluogo ‘schiaccia’ il ruolo delle Province stesse, viceversa per i territori piccoli si creerebbe un vulnus nelle funzioni che le Province hanno. Inoltre ci sarebbero sprechi e inefficienze a causa della distanza dei territori dai centri decisionali”. Per Zurlo su un territorio come il crotonese ”non si puo’ pensare che la citta’ capoluogo adempia a tutte le funzioni della Provincia, ne’ si puo’ pensare a un’unione dei Comuni perche’ sono piccoli e non hanno disponibilita’ finanziarie”. Il presidente dell’Amministrazione provinciale di Crotone afferma poi che contattera’ i colleghi delle altre Province per un’azione unitaria.  

Il Presidente della Provincia di Massa – Carrara, Osvaldo Angeli ha dichiarato: “Reputo la ventilata ipotesi di soppressione della Provincia di Massa – Carrara un atto assolutamente ingiustificabile e lesivo degli interessi del nostro territorio e di tutti i nostri cittadini. La sua soppressione comporterebbe, infatti, un taglio drastico ai servizi che la nostra provincia svolge sulle materie delegate a livello nazionale e regionale (tematiche ambientali, del lavoro, della formazione, dell’istruzione, delle infrastrutture etc..). Saremmo di fronte ad un atto – se confermato – di assoluta propaganda politica e che tenta di giustificarsi all’interno di una politica di presunti tagli – tagli che in realtà non ci sarebbero come il Governo Nazionale sa bene – senza guardare assolutamente ai singoli territori, alla loro conformazione, alle funzioni proprie che un ente di coordinamento come la nostra Provincia può svolgere fra tanti comuni, magari di piccole dimensioni. Non posso anche non notare una palese e assurda discriminazione fra diversi enti: non si comprende, infatti, come in uno stato nazionale unitario – almeno fino a prova contraria – ci possano essere Regioni a statuto speciale con province di poche decine di migliaia di cittadini ed altre, come questa, in cui viene soppressa una Provincia che invece ne conta, al 31 dicembre 2009 oltre 203 mila. E sempre a proposito di Stato nazionale,voglio, infine, ricordare come propria la nostra Provincia di Massa-Carrara sia stata la prima insignita della Medaglia d’Oro al valor militare per la lotta di liberazione che si è svolta sul nostro territorio, una lotta in cui la popolazione apuana ha pagato, con il proprio sangue, un tributo alla storia dell’intero Paese; abolire la nostra Provincia è, quindi, un fatto assurdo, inaccettabile ed un’offesa a chi ha dato la vita per la libertà e la democrazia. Mi impegnerò – conclude il Presidente Angeli – in tutte le sedi istituzionali per portare avanti una battaglia di giustizia che non penalizzi il nostro territorio, la sua storia e tutti i suoi cittadini.”

 

 



Redattore: Ufficio stampa Rieti - Massa Carrara - Redazione
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