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Manovra: manifestazione Unitaria di Province Regioni e Comuni

Dalle Province l'allarme sugli investimenti. I dati Istat sulla spesa pubblica.

Bilanci e Finanza    23/09/2011

“Servono soluzioni condivise: Regioni Province e Comuni sono qui insieme con l’unico obiettivo di dare servizi ai cittadini” Lo ha detto il Presidente dell’Upi Umbria Marco Vinicio Guasticchi, Presidente della Provincia di Perugia  aprendo i lavori della mobilitazione organizzata oggi da Conferenza delle Regioni, da Upi e da Anci per contrastare gli effetti della manovra economica. “Siamo tutti uniti contro una manovra che ancora una volta penalizza i cittadini, tagliando servizi essenziali. Regioni, Province e Comuni faranno fronte comune per portare avanti le nostre proposte, per fare ripartire la crescita”.

“Dal 2007 al 2010 le Province hanno diminuito le spese del 10 percento, hanno raggiunto e superato gli obiettivi del patto di stabilita per oltre 1,8 miliardi, nonostante manovre che hanno ridotto i nostri bilanci di oltre 3.5 miliardi di euro. E qual’e’ stata la risposta alla nostra virtuosita’? Ancora manovre con tagli che dal 2011 al 2013 ci ridurranno la capacita’ di spesa di altri 5.4 miliardi”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Direttivo dell’Upi, Fabio Melilli, intervenendo alla giornata di mobilitazione contro la manovra economica organizzata dalla Conferenza delle Regioni, dall’Anci e dall’Upi a Perugia. “Mentre la spesa pubblica centrale continua crescere, da 353 miliardi del 2001 agli oltre 460 miliardi del 2010, i bilanci di Regioni, Province e Comuni sono tutti in continua diminuzione. I nostri sforzi per rispettare e migliorare il patto di stabilita’ sono stati usati per finanziare  lo sfondamento della spesa pubblica. E oggi subiamo una manovra come non ne avevamo mai avute. La situazione  e’ drammatica, ma la  sensazione e’ che ad essere chiamati a rispondere e contrastare la crisi economica siamo solo noi”.

“La manovra produce danni incredibili, soprattutto perché non produce sviluppo. Siamo un Paese che non cresce, e senza crescita corriamo il rischio di non venirne fuori” Lo ha detto il Presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, nel suo intervento alla mobilitazione di Regioni, Province e Comuni a Perugia. “Una leva su cui possiamo agire sono gli investimenti locali – ha detto, ricordando che : “nel triennio 2008 2013 le Province hanno subito una contrazione del 23 per cento in meno di spese in investimenti.  Tutti noi abbiamo presente la situazione delle imprese locali: quelle che gia’ non hanno chiuso, rischiano di chiudere a breve. Se si sbloccano gli investimenti degli Enti locali avremo una ripresa sia dell’economia che dell’occupazione. Dobbiamo avere l’opportunita’ di lavorare per lo sviluppo del territorio. Certo che non bastera, ma con i tagli e le tasse non andiamo da nessuna parte”.

“Da luglio ad oggi noi ci siamo trovati davanti a ben quattro manovre, tutte fortemente centrate sui tagli a Regioni, Province e Comuni, senza mai avere avuto modo di discuterne i contenuti e di dare il nostro contributo. Mi chiedo davvero  perche’ il Governo non abbia voluto darci ascolto, nonostante il grande senso di responsabilita’ che Regioni, Province e Comuni hanno mostrato, e che oggi, in questa giornata di mobilitazione unitaria, stanno confermando”. Lo ha detto il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, intervenendo alla giornata di mobilitazione contro gli effetti della manovra, promossa a Perugia dalla Conferenza delle Regioni, dall’Upi e dall’Anci. “Il Governo – ha detto – ha deciso di non ascoltarci. Eppure proprio Regioni, Province e Comuni possono mettere in campo strumenti capaci di fare ripartire il paese. Sindaci,  Presidenti di Province, Presidenti di Regioni non sanno fare solo protesta: vogliono fare proposte. Noi vogliamo parlare di quello che i cittadini rischiano di perdere. Vogliamo parlare di welfare, di sviluppo, di messa in sicurezza di strade e scuole, di investimenti. Noi vogliamo liberare quelle risorse che ci servono per affrontare tutte queste questioni, che sono la chiave di volta per il futuro del Paese. Se c’e’ da tagliare gli sprechi della spesa pubblica, non e’ nei nostri bilanci che si deve andare a guardare”.

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