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Ordine del giorno

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News    1/08/2003

VISTO il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria 2003-2006 presentato dal Governo al Parlamento il 9 luglio 2002;

VISTE le richieste dell’UPI più volte avanzate al Governo in sede di consultazioni precedenti alla stesura e diffusione del Dpef, in cui venivano sottolineate le esigenze delle Province in materia di federalismo fiscale, patto di stabilità interno e politiche settoriali per lo sviluppo del Paese;

VISTO l’art. 2 del d.l. 8 luglio 2002, n.138

 

CHIEDONO AL GOVERNO E AL PARLAMENTO

 

– che, in sede di esame ed approvazione del Dpef 2003-2006, venga indicata espressamente la necessità che le Province trovino spazi di concertazione adeguati ed immediati rispetto alla strutturazione e definizione del federalismo fiscale e alla attuazione dell’art.119 Cost.; nello specifico è indispensabile che tale sistema risponda a nuove esigenze di perequazione a sostegno delle aree deboli e svantaggiate del Paese; senza un sistema che a regime indichi e definisca compiti e funzioni di ogni livello di governo e la rispettiva autonomia impositiva, si rischia concretamente di assegnare la responsabilità di una crescente imposizione fiscale al sistema degli enti locali, senza che questo abbia avuto gli strumenti necessari per ottenere una copertura finanziaria rispetto a compiti e funzioni crescenti;

– che, in sede di esame ed approvazione del Dpef 2003-2006, venga indicata espressamente la necessità che le Province trovino spazi di concertazione adeguati ed immediati rispetto alla formulazione ed individuazione dei parametri necessari al rispetto del patto di stabilità interno, al fine di una condivisione piena ed effettiva delle scelte di politica economica nazionale, anche a fronte del forte senso di responsabilità in tal senso finora dimostrato dal sistema delle autonomie locali, e dalle province in particolare, nei confronti degli impegni nazionali in sede comunitaria. In particolare non si ritengono più ammissibili altri parametri che non siano quelli direttamente inerenti il disavanzo,

– che il Dpef 2003-2006 e la legge finanziaria per il 2003 contengano interventi diretti a realizzare un Piano Nazionale della Sicurezza, che investa diversi settori: evidente attenzione deve essere posta all’edilizia scolastica e alla connessa necessità di garantire funzionalità e fruibilità agli edifici destinati alle scuole, come pure alla sicurezza delle strade e la loro manutenzione; altro aspetto che va garantito è sicuramente quello della messa in sicurezza dei nostri territori, in particolar modo dal punto di vista del rischio idrogeologico; è evidente, inoltre, la necessità di garantire strumenti idonei alla efficacia ed efficienza di tutto il sistema delle politiche l’occupazione. Si sottolinea che tali settori, di evidente e strategica importanza per il Paese, sono tutti riconducibili a precisi compiti e funzioni delle Province.

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