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PONTE DELLA TAMBURA (VAGLI): SABATO 5 NOVEMBRE LA DEMOLIZIONE CONTROLLATA DELL’INFRASTRUTTURA COSTRUITA NEGLI ANNI 50 DEL SECOLO SCORSO

News, Strade e Viabilità    4/11/2022

E’ previsto per sabato 5 novembre l’intervento di demolizione controllata del vecchio ponte della Tambura sulla strada provinciale n.50 “di Vagli” nell’omonimo comune dell’alta Garfagnana. L’abbattimento della struttura, infatti, fa parte del più complessivo intervento di ricostruzione previsto dalla Provincia di Lucca che, nell’aprile 2020, dopo approfondite verifiche tecniche, ne aveva deciso la chiusura al transito per motivi di sicurezza.

Tra fine settembre e i primi giorni di ottobre la ditta affidataria – la “Vando Battaglia costruzioni srl” di Gallicano (Lucca) – ha aperto il cantiere da 2,8 milioni di euro. A tanto ammonta, infatti, il quadro economico dell’intervento coperto interamente da risorse provenienti dal MIMS, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e seguito passo passo (dal reperimento delle risorse all’iter progettuale) dal presidente della Provincia Luca Menesini e dal Consigliere delegato per la viabilità della Garfagnana Andrea Carrari.

La demolizione controllata avverrà tramite microcariche esplosive, un metodo che riduce in maniera rilevante i tempi di esecuzione dell’abbattimento che prevede, ovviamente, un’area di sicurezza con l’evacuazione temporanea di alcune abitazioni, di un albergo e la chiusura di due strade comunali e della strada provinciale n. 50. Nel dettaglio saranno interdette al transito dalle 13.30 alle 16.30la via Vandelli nel tratto dall’incrocio delle scuole medie fino all’intersezione con la provinciale all’altezza della Fontana delle Monache; poi via del Convento – via Pieroni nel tratto dall’incrocio con la provinciale fino al parcheggio dopo il bar Radicchi; inoltre la strada dei Marmi dall’incrocio della strada di Guado fino al ponte della Tambura. La strada provinciale n.50 sarà temporaneamente chiusa nell’orario suddetto da 180 metri prima della Pesa pubblica fino alla Maestà sulla strada che porta a a Vagli di Sotto. In un’area con un raggio di 400 metri dal ponte le persone non dovranno trovarsi all’aperto mantenendosi in zone sicure rappresentate da locali non prospicenti al ponte all’interno dei fabbricati. Un’altra prescrizione riguarda la raccomandazione di tenere nelle ore indicate le finestre aperte o comunque non serrate.

Ponte storico, ma a fine vita. L’opera costituisce un collegamento viario tra i paesi di Vagli di Sopra e Vagli di Sotto a 563 metri sul livello del mare. Il viadotto è stato costruito tra il 1954-1955 su progetto del prof. Riccardo Morandi per l’impresa Selt del Valdarno. Le notizie dell’opera sono pubblicate su varie fonti e su biografie del noto ingegnere ormai scomparso. La struttura era riconosciuta di notevole interesse per tipologia costruttiva in calcestruzzo precompresso; costituita da tre campate con sviluppo complessivo di 90 m., e da un impalcato composto da una serie di travi con luce di 30 m. ciascuna, mentre la sezione trasversale è di tre travi a cassone rettangolari. L’opera è stata oggetto nel corso degli anni di interventi di manutenzione più o meno invasivi, fino agli ultimi lavori del 2010 quando la Provincia effettuò ulteriori interventi di messa in sicurezza e riqualificazione del ponte che però, come hanno dimostrato le verifiche tecniche svolte tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, non era più in grado di sopportare ulteriormente il carico dei mezzi pesanti attuali; tanto che, nel corso degli anni, si erano succedute diverse ordinanze restrittive per i camion. Saggi e controlli del 2020 hanno indotto i tecnici a decretare il fine-vita del vecchio ponte.

La nuova infrastruttura sarà esteticamente simile all’opera realizzata negli anni ‘50 poiché dal punto di vista architettonico-paesaggistico rappresenta un elemento caratterizzante della valle ed è per questa ragione che l’aspetto architettonico e il tracciato sono stati mantenuti fedeli all’opera originale.

Il ponte, lo ricordiamo, dopo la demolizione dell’impalcato e delle pile sarà ricostruito ex novo in base al progetto redatto dall’ing. Massimo Viviani che prevede interventi radicali di ricostruzione e messa in sicurezza della struttura con caratteristiche funzionali e prestazioni superiori al precedente. Per il nuovo Tambura è stato scelto di conferire all’acciaio utilizzato per la costruzione la stessa forma e dimensione della struttura esistente. Inoltre col nuovo progetto trova risposta anche l’esigenza di prevedere una corsia per il passaggio ciclo-pedonale per il miglioramento della fruibilità degli utenti locali e del cicloturismo.

I lavori – come da capitolato di appalto – dureranno 12 mesi.



Redattore: Ufficio Stampa Provincia di Lucca
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