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Provincia di Brescia: Presentato il Progetto definitivo per il centro recupero della fauna selvatica

Ambiente e Territorio, News    22/11/2021

È stato presentato presso il Comando Provinciale di via Romiglia, a Brescia, il progetto definitivo relativo al Centro di Recupero della Fauna Selvatica ed Esotica (C.R.A.S.E). Il progetto definitivo prevede la realizzazione di un padiglione fuori terra con la realizzazione di appositi locali per lo svolgimento dei servizi quali laboratori per le attività diagnostiche e alloggio strumentazione di servizio agli operatori, e un’area esterna con la realizzazione di recinti di diversa dimensione atti ad ospitare ungulati e grandi carnivori rapaci. Il costo economico dell’intervento ammonta a 1 milione di euro, 520 mila a carico della Provincia, con la compartecipazione di Regione Lombardia con un importo di 480 mila euro.

 

– Il Settore Edilizia Direzionale sta seguendo l’iter progettuale e amministrativo.

L’intervento è inserito nel Programma Triennale delle opere pubbliche 2021- 2023, nell’annualità 2021.

 

– Il Comando della Polizia Provinciale sarà il titolare del funzionamento e della gestione del Centro di recupero della fauna selvatica ed esotica in tutta la Regione Lombardia.

 

– Il cronoprogramma prevede la realizzazione delle opere in 365 giorni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCHEDA DEL PROGETTO

 

IMPORTO DEI LAVORI:                                          € 765.000,00

 

IMPORTO COMPLESSIVO:                                    € 1.000.000,00

 

TEMPI DI REALIZZAZIONE:                                365 giorni

 

SUPERFICI:

 

Superficie del Lotto                                                    6.250 mq

Superficie esterna di utilizzo per gli animali              1.200 mq

Superficie dell’edificio                                                370 mq

 

PROGETTO:

 

Responsabile Settore Edilizia Scolastica e Direzionale

Dott. Arch. Giovan Maria Mazzoli

 

Settore Polizia Provinciale

Comandante Claudio Porretti

 

Archi2 (Archisquare s.r.l.)

Via Massimo D’Azeglio 23, Brescia

 

RUP: Dott. Arch. Paola Faroni

 

Regione Lombardia

Responsabile della Direzione Generale Agricoltura,

Alimentazione e Sistemi Verdi

Dott. Arch. Franco Claretti

 

 

I CRASE

 

I Centri di Recupero Animali Selvatici ed Esotici (C.R.A.S.E.) sono strutture destinate al recupero,

rieducazione, studio e successivo reinserimento in natura di specie appartenenti alla fauna

selvatica, allo scopo di liberarli qualora ne sussistano le condizioni o di detenerli in via

permanente nel caso essi risultino irrecuperabili.

È consentito lo svolgimento di attività didattiche per promuovere e divulgare la conoscenza della fauna selvatica e del suo habitat.

I Crase si caratterizzano per poter svolgere alcune funzioni fondamentali come l’educare il pubblico alla tutela, alla sensibilizzazione, al rispetto e alla conservazione della fauna selvatica, anche attraverso la reintroduzione di animali e la conduzione di programmi di riproduzione per specie a

rischio di estinzione; al coinvolgere i soggetti detenuti dal centro in progetti di ricerca scientifica;

all’utilizzo degli animali selvatici come indicatori della salute e dell’integrità di un ecosistema,

potendo fornire sia dati per un monitoraggio epidemiologico che campioni per analisi

tossicologiche.

Attualmente la Provincia di Brescia attraverso il corpo di Polizia Provinciale esegue interventi

quali attività di accoglimento e temporaneo stallo degli animali che hanno raggiunto gli oltre 1500

interventi l’anno in spazi non adeguati a tale scopo.

 

LA PROPOSTA PROGETTUALE

 

La proposta progettuale considera la realizzazione di un nuovo padiglione autonomo che

unitamente all’esistente magazzino insistente sull’area ed all’altro piccolo edificio (stalla del toro)

andrà a comporre un sistema unico caratterizzato dalla sua scalabilità in futuro per accogliere

eventuali ulteriori specifiche funzioni ora non ancora implementate quali gli spazi aperti per il

recupero degli animali con recinti dedicati.

 

La composizione architettonica

 

L’edificio emerge dal suolo come un blocco compatto caratterizzato dal tetto a doppia falda

rovescia che conferisce dinamicità alla composizione ed è sotto questa copertura che avviene la

distribuzione degli ambienti.

Questo semplice e significativo gesto colloca l’architettura in un linguaggio pienamente contemporaneo.

I due lati lunghi e chiusi sono interrotti da tagli longitudinali che forniscono luce agli ambienti interni.

L’edificio viene scavato nel fronte nord aprendosi sullo spazio verde e viene protetto da un alto

portico.

Il progetto sintetizza nella espressività della struttura del tetto, nella convivenza di materiali

moderni e nella articolata centralità della sala operatoria l’articolato linguaggio contemporaneo

dell’architettura.

 

Le funzioni interne

 

  1. A) un padiglione ad un piano fuori terra cui trovano sede:
  2. a) Ingresso operatori e pubblico;
  3. b) ufficio per gli adempimenti amministrativi;
  4. c) locale tecnico;
  5. d) sala operatoria;
  6. e) sala per la diagnostica radiologica;
  7. f) locale per il laboratorio di analisi interno;
  8. g) locale per la sterilizzazione e lavanderia;
  9. h) locali farmacia: deposito di materiale d’uso, farmaci, attrezzature, strumentazioni;
  10. i) locale separato ingresso /ricovero di animali;
  11. j) locale pre-operatorio per la preparazione degli animali;
  12. k) locale post operatorio adeguato e attrezzato con box e/o gabbie per la degenza degli animali;
  13. l) servizio igienico;
  14. m) locale ristoro/riposo per il personale;
  15. n) spogliatoio personale.

 

  1. B) un’area esterna in cui prevedere la realizzazione dei futuri recinti per ungulati e grandi carnivori:
  2. a) realizzazione di recinti di diversa dimensione atti ad ospitare ungulati e grandi carnivori

e rapaci.



Redattore: Ufficio stampa Provincia Brescia
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