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Provincia di Novara: novità per gli edifici scolastici

Due nuovi poli nel novarese

News Scuola Formazione Lavoro    26/02/2009

Un polo per l’istruzione tecnica e professionale agraria che comprenderà l’attuale I.T. Bonfantini di Novara e l’attuale I.P. “Cavallini” di Lesa; un polo scientifico-tecnico territoriale ad Arona con l’attuale liceo Scientifico “Fermi” e l’attuale I.T.C. “San Carlo”: sono i due “nuovi nati” della rete scolastica provinciale, frutto del provvedimento sul dimensionamento scolastico approvato in questi giorni dalla giunta provinciale, su proposta della vicepresidente e assessore all’istruzione Paola Turchelli, acquisiti i pareri di tutti gli enti competenti in un confronto sereno e condiviso.
Il provvedimento prevede anche la chiusura della sezione staccata di Romentino dell’ITIS “Omar” e il suo accorpamento alla sede principale di Novara.
Le scuole accorpate avranno un unico preside e una sola struttura burocratica, pur mantenendo sedi autonome.
«Abbiamo deciso questo intervento – spiega l’assessore Turchelli – per diversi ordini di considerazioni. Un primo tema è di carattere quantitativo. I numeri sono eloquenti: il “Cavallini” di Lesa ha attualmente 139 allievi, il “San Carlo” ne conta 248; il distaccamento dell’Omar, poi, conta solo 45 studenti. Sono numeri troppo piccoli che rischierebbero di determinare la chiusura senza appello di questi istituti, che sarebbero sottodimensionati rispetto ai parametri sanciti dal Ministero dell’Istruzione. L’accorpamento garantisce la prosecuzione dell’attività e introduce anche un criterio di razionalizzazione significativo: dobbiamo andare verso la creazione di poli scolastici omogenei o dal punto di vista delle aree didattiche o dal punto di vista territoriale (in questo caso il modello di riferimento sono i numerosi istituti comprensivi già operanti sul territorio). L’obiettivo – prosegue l’assessore – è quello, al di là della contingenza di queste singole scuole, di avviare un processo di ridefinizione complessiva dell’assetto dell’istruzione secondaria di secondo grado, in ragione della mutazione della domanda, dei dati sul successo formativo e della possibile innovazione dei percorsi».
Il piano di dimensionamento è già stato approvato dalla Giunta Regionale e dall’Ufficio scolastico regionale, ed è in attesa di ratifica da parte del Consiglio Regionale.



Redattore: Ufficio Stampa di Novara
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