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Pubblico e privato insieme per raccogliere tutto l’olio usato

Pubblico e privato insieme per raccogliere tutto l’olio usato

News    19/07/2005

Siglato oggi un Accordo di Programma tra l’Unione delle Province d’Italia (UPI) e il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU), per migliorare la raccolta dell’olio lubrificante usato e raggiungere l’obiettivo del 100%, promuovendo in particolare il recupero dell’olio proveniente dal “fai da te” privato o professionale attraverso sinergie con le Province.
Secondo l’accordo l’Upi si è impegnata infatti a promuovere una corretta informazione e sensibilizzazione delle Province, perché indirizzino i Comuni ad una corretta gestione dei rifiuti costituti dagli oli usati. Il COOU invece metterà a disposizione, nei centri urbani di raccolta differenziata, i contenitori necessari per lo stoccaggio degli oli usati.
Il Consorzio e l’UPI realizzeranno inoltre iniziative di sensibilizzazione per i cittadini e campagne di educazione ambientale nelle scuole, per promuovere una corretta cultura della salvaguardia dell’ecosistema, rendendo noti i danni causati dalla dispersione indiscriminata degli oli sul territorio. Infatti, se versati in acqua, 4 Kg di olio usato, che corrispondono circa al comune cambio dell’olio di un’autovettura, inquinano una superficie della grandezza di un campo di calcio.

Il Presidente del COOU, Paolo Tomasi, ha poi illustrato i dati relativi all’attività del Consorzio ricordando come: “Nel 2004 il Consorzio ha raggiunto il record di raccolta con oltre 210.000 tonnellate di olio usato (pari all’84% del totale raccoglibile), e con più di 106.000 tonnellate di nuove basi lubrificanti prodotte dalla rigenerazione l’Italia si è aggiudicata il ruolo di leader europeo in questa particolare tipologia di riutilizzo. In 20 anni di attività, il COOU  ha salvaguardato il nostro ecosistema e, al contempo, ha fatto risparmiare all’Italia oltre 730 milioni di euro sulla bolletta petrolifera.  Con questo accordo – ha detto poi il Presidente Tomasi – contiamo di riuscire a raggiungere, attraverso il moltiplicatore che ci viene offerto dalla collaborazione con le Province, quello zoccolo duro, rappresentato principalmente dai privati cittadini, che con i nostri soli mezzi non abbiamo potuto sensibilizzare ad una corretto smaltimento degli oli usati”. 
Secondo Massimo Rossi, responsabile per l’Ambiente dell’Upi e Presidente della Provincia di Ascoli Piceno: “Questo protocollo, che si aggiunge agli altri già siglati dall’Upi sul recupero ed il riciclo dei rifiuti, dimostra la volontà espressa dalle Province, di intervenire ed impegnarsi nella tutela dell’ambiente con un approccio partecipato, al fianco dei cittadini e del sistema imprenditoriale, sicuri come siamo che solo con queste sinergie si potranno assicurare all’Italia risultati efficaci. Le azioni di comunicazione e informazione, con lo scambio di buone pratiche, la diffusione di  modelli di qualità, la messa in rete delle esperienze, che tramite l’Upi saranno promosse, potrà contribuire a colmare il gap esistente oggi tra le aree diverse del Paese e diffondere un nuovo approccio alla salvaguardia e valorizzazione del territorio”.
Alla presentazione dell’Accordo è intervenuto anche il Sottosegretario all’Ambiente, Roberto Tortoli, che ha ricordato quanto: “attraverso iniziative di questo genere si conferma il grande senso di responsabilità del Consorzio, che potrà così ottenere il risultato di riuscire a  coprire anche la raccolta proveniente dal fai da tè, quella più difficile da contattare. Un compito in cui la presenza dell’Upi sarà determinante”. Tortoli ha infine ricordato che il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati è una “eccellenza europea”.

In allegato si trasmettono i dati 2004 della raccolta di olio usato nelle diverse Province d’Italia.

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Redattore: Barbara Perluigi
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