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Riforma del Pubblico Impiego: le Province in audizione al Senato

Upi "Sì all'efficienza, ma ripensare i sistemi di contrattazione"

Organizzazione e Personale    10/09/2008

Condivisione con gli intenti espressi dal Governo con la legge delega per la riforma del pubblico impiego, purchè si rispettino gli impegni presi in Conferenza Unificata e si accolgano le richieste espresse dalle Province e dalle le altre Autonomie territoriali.
Lo hanno detto l’Assessore al Personale della Provincia di Torino, Alessandra Speranza, e il consigliere della Provincia di Livorno Maurizio Zingoni, rappresentanti Upi nel Comitato di settore, nel corso dell’Audizione che si è svolta oggi alla Commissione Affari Costituzionali del Senato, nella quale hanno sottolineato come “efficientamento, modernità e miglioramento della pubblica amministrazione sono temi su cui le Province sono già impegnate, ma la delega consente margini molto ampli al Governo e non contiene indicazioni specifiche di indirizzo. Per questo abbiamo chiesto di definire d’intesa con Regioni, Province e Comuni i decreti legislativi che attueranno la delega. Nel testo all’esame del Senato questa norma non è presente: ci aspettiamo che il Governo presenti questo e gli altri emendamenti che erano stati concordati in Conferenza Unificata”. Speranza e Zingoni hanno poi sottolineato la necessità che la delega non mortifichi gli attuali strumenti di autonomia delle regioni e degli Enti locali “gli statuti e i regolamenti degli enti, che hanno permesso di avviare già da anni percorsi e strumenti di efficienza nella pubblica amministrazione locale”. Determinante, hanno detto i rappresentanti dell’Upi, è la modifica del quadro delle relazioni “oggi il sistema della contrattazione è assolutamente inefficiente: è necessario rivedere gli strumenti della Contrattazione Nazionale e della Contrattazione decentrata e rimettere in discussione il ruolo dell’Aran, rafforzando e potenziando il ruolo delle rappresentanze delle Regioni, dei Comuni e delle Province.
In conclusione Speranza e Zingoni hanno ribadito l’invito a non prevedere con la delega l’istituzione di nuovi enti : “per modernizzare il pubblico impiego – hanno detto – non è necessario istituire nuove Authority, che altro non produrrebbero se non l’ennesimo spreco di risorse”. 



Redattore: Barbara Perluigi
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