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Riforma della riscossione e scadenza del periodo transitorio al 31 dicembre 2010.

Il Presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, e il Presidente dell'Anci, Sergio Chiamparino, scrivono al Ministro Tremonti

Bilanci e Finanza    17/11/2010

“Egregio Ministro, come è noto, l’articolo 3, comma 25, del decreto legge n.203 del 2005, convertito con legge n.248 del 2005, prevede che il periodo transitorio della riforma della riscossione disposta dalla medesima norma, termini al 31 dicembre 2010. Nel corso di tale periodo veniva concessa ai Comuni ed alle Province la facoltà di prorogare i contratti di affidamento dei servizi di riscossione ed eventualmente di accertamento delle entrate locali intrattenuti con soggetti esterni abilitati a norma dell’articolo 52, comma 5, del d.lgs. n. 446 del 1997, in essere al settembre 2005.
La scadenza del 31 dicembre impone scelte difficili ed onerose a tutti gli enti locali che non abbiano proceduto, nel corso del passato quinquennio, ad assegnazioni del servizio di riscossione secondo le procedure previste ordinariamente dalla legge (d.lgs. n. 446 del 1997, art. 52 con procedure di affidamento analoghe a quelle dei servizi pubblici locali)”. Questo il contenuto della lettera inviata dal Presidente dell’Upi, Castiglione, e dal Presidente dell’Anci, Chiamparino.
“Le difficoltà – chiariscono nella missiva – risiedono, in particolare, con riferimento alla riscossione coattiva che viene tuttora effettuata dalla gran parte dei Comuni e delle Province attraverso l’emissione dei ruoli coattivi affidati agli agenti della riscossione (Gruppo Equitalia).
Stanno pervenendo in queste settimane numerose sollecitazioni da diversi enti, che segnalano tra l’altro l’esistenza di aree di incertezza nella disciplina di un comparto delicato come è quello della riscossione delle entrate locali e delle aziende abilitate ad operarvi.
Va altresì ricordato che il processo di attribuzione di nuovi e più ampi ambiti di autonomia fiscale alle regioni e agli enti locali – prosegue il testo – è ormai in corso e che anche le modalità gestionali andranno a breve armonizzate con i criteri direttivi della legge delega sul federalismo fiscale n.42 del 5 maggio 2009 e in particolare con gli articoli 25 ”Principi e criteri direttivi relativi alla gestione dei tributi e delle compartecipazioni” e 26 “Contrasto dell’evasione fiscale”, investendo necessariamente anche il campo dell’accertamento e della riscossione.
Appare pertanto urgente una riflessione circa la sostenibilità della scadenza del 31 dicembre p.v. ed una valutazione dell’opportunità di procedere ad una proroga, eventualmente limitata ai soli servizi di riscossione coattiva, che renda tecnicamente possibili gli adeguamenti normativi e regolamentari che sembrano assolutamente necessari, anche alla luce dei diversi aspetti ordinamentali, tra i quali la salvaguardia di principi di trasparenza e libera concorrenza, che l’Anci e l’UPI  ritengono inderogabili.
L’Anci e l’UPI  – sottolineano i due Presidenti al Ministro – ritengono altresì che tali principi debbano essere perseguiti nell’ambito di un sistema di regole chiare ed applicabili nelle diverse realtà locali.
Le problematiche della riscossione delle entrate pubbliche erariali e locali non possono, infatti, essere affrontate in modo avulso dalle effettive capacità dei sistemi normativi, procedurali ed organizzativi nel cui ambito esse devono trovare efficiente soluzione.
Nell’assicurare la massima collaborazione delle Associazioni per la ricerca di una positiva soluzione alle problematiche sollevate – concludono Castiglione e Chiamparino – ci auguriamo di poter acquisire l’orientamento del Governo sulla cui base attivare un utile confronto per un tempestivo intervento normativo”.



Redattore: Redazione
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