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Riforma province e nuovi parametri: l’Upi scrive al Presidente dell’Istat Giovannini

Castiglione "Supportare le Province con i dati certificati del censimento"

Istituzioni e Riforme    6/09/2012

Inizia la fase di definizione delle nuove Province, avviata con le norme di riordino contenute nella Legge 135/2012, la spending review. Fondamentali in questo percorso saranno i dati dell’ultimo censimento, che, secondo la legge, dovranno essere i dati Istat relativi all’ultimo censimento ufficiale, comunque disponibili alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto stesso. Saranno quelli infatti i dati di riferimento rispetto ai quali ci si dovra’ confrontare per individuare con certezza le aree vaste con più’ di 350 mila abitanti e oltre 2.500 chilometri quadrati. Per questo il Presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione ha inviato una lettera al Presidente dell’Istat, Luigi Giovannini, affinché l’Istituto possa  “offrire la disponibilità a fornire il supporto necessario alle Province, alle loro Unioni regionali e ai Consigli regionali delle autonomie locali sui dati certificati comunque disponibili nell’ambito delle statistiche ufficiali, nel caso in cui ci sia una richiesta in tal senso”.

“Con le norme di riordino delle Province – scrive Castiglione a Giovannini – si e’ avviata una profonda riforma delle istituzioni provinciali con l’individuazione delle funzioni fondamentali di area vasta e l’avvio di un percorso di revisione delle circoscrizioni territoriali di area vasta che porterà alla riduzione del numero delle Province, all’istituzione delle città metropolitane e ad un complessivo riordino delle amministrazioni pubbliche nel territorio.

Tutte le Province italiane in questi giorni sono impegnate nei territori per arrivare, entro il prossimo 2 ottobre, alla condivisione di ipotesi di riordino delle circoscrizioni provinciali, nell’ambito dei Consigli regionali delle autonomie locali,  che tengano conto dei criteri stabiliti dal governo e, allo stesso tempo, siano effettivamente sostenibili nei territori.

Ma in alcuni casi, come per esempio quello di Arezzo, la provincia non rientrerebbe nei criteri previsti dal Governo in base ai dati provvisori del censimento sulla popolazione 2011, mentre dai dati anagrafici risulterebbe che i residenti della provincia supererebbero la soglia di 350.000 abitanti” .

Da qui la richiesta all’Istat a fornire il supporto necessario alle Province: a questo scopo l’Upi garantirà la piena disponibilità del CUSPI e degli Uffici di statistica delle Province ad affiancare e sostenere l’Istat in questo impegno.



Redattore: Redazione Upi
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