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Sblocca Italia, Pastacci (Upi) “L’economia riparte dalle piccole opere. Serve lo sblocco del patto di stabilità”

"Massima precedenza alle piccole opere segnalate da Province e Comuni"

Bilanci e Finanza    27/08/2014

“Se l’obiettivo dello Sblocca Italia è aiutare la ripresa dell’economia, allora il Governo deve dare la massima precedenza alle piccole opere segnalate dai Comuni e dalle Province. E’ attraverso l’apertura di questi cantieri che si può sostenere la creazione di posti di lavoro in tutto il Paese e dare ossigeno alle piccole e medie imprese italiane. Non può esserci nessun riflesso positivo sulla crisi  italiana da investimenti che partiranno non prima del 2017”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Alessandro Pastacci, ricordando come “Province e Comuni hanno risposto immediatamente alla richiesta del Governo, e hanno inviato segnalazioni sui cantieri bloccati per pastoie burocratiche.  Le Province gestiscono oltre 130 mila chilometri di strade nazionali, una rete viaria che collega capillarmente tutto il territorio e che ha bisogno di costante manutenzione e di nuovi interventi di ammodernamento, per consentire ai cittadini e alle imprese di avere collegamenti moderni e sicuri. Nel 2013 le Province hanno investito 2 miliardi in opere per la rete viaria, ma già nel 2014 c’è stata una diminuzione delle risorse destinate agli investimenti di quasi il 7% a causa dei tagli ai bilanci ma soprattutto a causa del patto di stabilità, che è il vero ‘blocco’ perché ci impedisce di usare le risorse, anche quando ce ne sono. Il problema non sono solo i vincoli, pesantissimi, ma il fatto che sempre più spesso i governi che si sono succeduti li hanno aumentati più volte nel corso dell’anno, facendo saltare qualunque programmazione e bloccando cantieri completamente finanziati e già appaltati. Per questo – conclude Pastacci – come contributo delle Province alla consultazione del Governo sulle linee guida dello Sblocca Italia, non possiamo che ribadire l’urgenza di liberare dai vincoli che li bloccano, a partire dal patto di stabilità, gli investimenti in opere di Province e Comuni già finanziate ed appaltate, e  in particolare quelli per strade, scuole e contrasto al dissesto idrogeologico”.



Redattore: Barbara Perluigi
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