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SCUOLE LUCCA: GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO “PALADINI” TORNERANNO NEL COMPLESSO DEL S. NICOLAO AL RIENTRO DALLE PROSSIMEVACANZE DI nATALE

News, Speciale edilizia scolastica    2/05/2023

Tutti gli alunni del Liceo delle Scienze umane Paladini di Lucca torneranno nella sede storica del complesso di S. Nicolao, nel centro storico della città, al rientro delle prossime vacanze natalizie: ossia ad inizio 2024, mentre per gli studenti dell’istituto professionale Civitali il rientro al S. Nicolao è stato programmato per l’avvio dell’anno scolastico 2024-2025.

Sono questi gli obiettivi indicati dalla Provincia di Lucca e concordati con la dirigenza scolastica a seguito di alcuni incontri tecnici e dei sopralluoghi sul cantiere aperto nel gennaio 2022.

Obiettivi resi noti oggi – 2 maggio 2023 – nel corso di una conferenza stampa con sopralluogo svoltasi nell’antico convento di via S. Nicolao alla presenza del presidente della Provincia Luca Menesini, della dirigente scolastica Emiliana Pucci, degli arch. Francesca Lazzari, Rup dell’intervento e Fabrizio Mechini, dirigente tecnico dell’amministrazione provinciale. Al sopralluogo erano presenti anche i tecnici delle ditte che, riunitisi in raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti), si sono aggiudicati l’appalto.

Nell’antico convento risalente al 1300 sono attualmente in corso i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza affidati alla Rti costituita tra C.M.S.A. Società cooperativa di Montecatini Terme e Cooperativa Archeologia Società cooperativa di Firenze per un intervento il cui quadro economico complessivo ammonta a 13,4 milioni di euro.

Lavori che, nella fase iniziale, sono proceduti meno speditamente rispetto al cronoprogramma soprattutto a causa delle difficoltà incontrate per installare un cantiere così complesso all’interno di un isolato del centro storico densamente abitato e caratterizzato da viabilità molto strette dove i mezzi pesanti accedono con difficoltà.

Inoltre in fase di scavo per l’installazione della gru e, successivamente, anche per le opere di consolidamento statico all’interno dei locali al piano terra, sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici per i quali si è reso necessario procedere con maggiore attenzione e cautela con l’assistenza di un’archeologa e di un’antropologa. Pur trattandosi di un caso molto comune nelle città storiche quando si scava o si lavora in strutture antiche com’è il caso dell’ex convento di S. Nicolao, i ritrovamenti che si sono manifestati in vari punti all’interno del cantiere sono stati ritenuti dalla Soprintendenza Archeologica rilevanti ai fini della ricostruzione della storia della città di Lucca. Una volta completate le operazioni di scavo e di studio, oggi confinate in due sole porzioni specifiche dell’immobile che non ostacolano l’andamento dei lavori, sarà possibile organizzare i materiali ritrovati e presentare i risultati degli studi in corso.

Ricordiamo che il grande complesso del S. Nicolao (che si estende su 10mila mq) oggetto di un complesso intervento di adeguamento strutturale sia di natura statica che di miglioramento delle prestazioni rispetto ad un eventuale sisma, era stato dichiarato inagibile nel giugno del 2018 a seguito di alcune indagini diagnostiche i cui risultati portarono alla chiusura dell’ex convento, dichiarato non adatto a fini didattici.

Dal settembre successivo, quindi, il trasloco forzato delle due scuole nei locali dell’Itc “Carrara” e nei moduli prefabbricati per il “Civitali”; negli spazi del Campo di Marte (Palazzina n. 6), nonché nei moduli prefabbricati nei cortili del vecchio ospedale per il Liceo delle scienze umane “Paladini”.

«A seguito dei sopralluoghi tecnici e degli incontri con la dirigenza scolastica – commenta il presidente della Provincia, Luca Menesini – abbiamo trovato un accordo per la riapertura del complesso scolastico che ha cercato di coniugare i tempi di prosecuzione e di conclusione dei lavori con le esigenze dell’attività didattica. In realtà, infatti, eravamo pronti a consegnare un certo numero di aule già da settembre prossimo, ma la divisione della scuola in due luoghi diversi diventava complicata da gestire sotto i profili della didattica e della logistica. Di qui la scelta di procedere al trasloco di tutto il Liceo Paladini al termine delle vacanze natalizie, durante le quali saranno programmate le operazioni di trasloco.

Per l’istituto Civitali – aggiunge Menesini – che attualmente è collocato in un padiglione dell’Ite Carrara, il rientro al S. Nicolao avverrà ad inizio dell’anno scolastico 2024-2025 e allora tutti gli studenti e i docenti delle due scuole rientreranno in possesso della sede originaria. Pur trattandosi di un complesso molto esteso il numero delle aule ricavabili all’interno della scuola interamente ristrutturata potrebbe non consentire l’insediamento di tutti gli iscritti che, dal 2018 ad oggi, sono cresciuti in maniera considerevole, a dimostrazione dell’importanza dei corsi didattici, della capacità attrattiva della scuola. Abbiamo quindi avviato una serie di valutazioni al fine di ricavare nuovi locali che consentiranno alla scuola di disporre di tutti gli spazi necessari, privilegiando soprattutto i laboratori specialistici di alcuni corsi quali ad esempio quello della moda».

La dirigente scolastica Emiliana Pucci commenta: «La possibilità di rientrare nella sede storica per il nostro Istituto e tutta la nostra utenza costituisce un grande valore simbolico. E’ superfluo dire che sono stati anni complessi sia per il Liceo Paladini che per il professionale Civitali. In particolare i disagi per il Liceo delle Scienze Umane sono stati notevoli poiché le classi sono tuttora dislocate in 4 settori creando disagi per i docenti e con ristrettezze di spazi per gestire eventi, laboratori e spazi di aggregazione. Anche il Professionale Civitali, pur essendo ubicato in una sede scolastica, ha necessità di spazi più ampi per i laboratori di moda, tecnologie e per il sociale. Tuttavia, nonostante queste limitazioni il nostro Istituto nel complesso ha fatto sentire il suo peso nel territorio crescendo notevolmente: quando 5 anni fa il Liceo delle Scienze Umane è uscito dalla sede storica erano 25 le classi mentre il prossimo anno saranno 33 e anche il Professionale è cresciuto negli anni a dimostrazione che, nonostante le criticità, i percorsi hanno una validità intrinseca che l’utenza ci ha riconosciuto. Adesso però è il tempo di raccogliere le gioie di questa lunga attesa perché la scuola si merita un luogo bello e ampio dove poter svolgere le attività didattiche e professionalizzanti».

I lavori previsti dal progetto sono diversi e delicati trattandosi di un importante complesso immobiliare soggetto a vincolo storico e monumentale, risalente ai primi decenni del XIV secolo che, nel corso dei secoli, è stato interessato da vari interventi di ampliamento e adeguamento, anche mediante accorpamento di edifici esistenti finalizzati alla sistemazione di un grande complesso monastico. Importanti lavori di ristrutturazione furono eseguiti nel corso degli Anni ‘80 del secolo scorso da parte del Comune di Lucca, proprietario dell’immobile e, da parte della Provincia, negli anni 2000 e, da ultimo, nel 2014 e 2015 per il consolidamento di una porzione della copertura.

Nel complesso l’intervento attuale in atto riguarda il miglioramento sismico e il consolidamento strutturale; una generale riorganizzazione funzionale degli spazi; l’abbattimento di barriere architettonicheinterventi di efficientamento energetico con opere di adeguamento impiantistico.

Occorre sottolineare, inoltre, che le due scuole superiori avranno anche la possibilità di disporre dell’intero immobile utilizzando sia gli spazi utilizzati in precedenza dalla scuola materna trasferita in altra sede, sia gli spazi occupati da due appartamenti di edilizia residenziale pubblica per i quali il Comune di Lucca ha consentito lo spostamento dei nuclei familiari che li occupavano in altre strutture residenziali. Si tratta, quindi, di interventi finalizzati alla modifica della destinazione d’uso, all’ottenimento del certificato di agibilità e all’adeguamento alla normativa antincendio.

Per quanto riguarda la parte del miglioramento sismico e del consolidamento strutturale, è prevista la sostituzione di elementi lignei deteriorati, il rinforzo delle strutture murare verticali, la sostituzione di alcuni solai, il consolidamento generale delle strutture orizzontali – volte e solai – nonché il rinforzo di pareti secondarie, il consolidamento di alcune porzioni della copertura non interessate dai recenti interventi ad opera della Provincia.

Pur trattandosi di un immobile vincolato, saranno adottate soluzioni tecnologiche che permetteranno di migliorare le prestazioni energetiche globali con interventi riferibili agli impianti termici, al completo rifacimento degli impianti sanitari e dei servizi igienici, nonché alla sostituzione degli infissi; con la posa in opera di pavimenti radianti ‘galleggianti’ e la chiusura a vetri del portico del primo piano in modo da garantire collegamenti protetti fra aule e laboratori, con una specifica attenzione all’eliminazione pressoché completa delle barriere architettoniche.

Il quadro economico dei lavori ammonta a 13 milioni e 455mila euro (di cui circa 10 milioni di importo lavori). Di questi 10,5 milioni sono finanziati attraverso i mutui BEI (Banca Europea degli Investimenti); le restanti risorse economiche per 2 milioni e 950mila euro sono assicurate dalla Provincia mediante mutuo con l’Istituto del Credito Sportivo che, nel 2021, ha aperto una specifica linea di finanziamento per i beni culturali a tasso zero ammortizzabile in 25 anni di cui la Provincia di Lucca, fra i primi enti pubblici in Italia, si è avvalsa in considerazione delle particolari condizioni favorevoli.



Redattore: Ufficio stampa Provincia Lucca
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