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Siglato l’accordo di programma tra UPI e Unioncamere Emilia-Romagna

Iniziative tra Camere di Commercio e Province

Sviluppo Economico    23/10/2008

Un salto di qualità nella collaborazione tra UPI e Unioncamere Emilia-Romagna.
I presidenti Pier Giorgio Dall’Acqua ed Andrea Zanlari hanno siglato a Ferrara un protocollo di collaborazione operativa che costituisce un punto di riferimento anche per le iniziative comuni tra Camere di commercio e Province in ambito territoriale.

L’intesa avvia infatti un percorso inedito per promuovere interventi integrati volti ad elevare la competitività del sistema economico regionale nei diversi contesti.

Convergenza strategica dei due sistemi istituzionali su obiettivi qualificati, promozione delle strategie comunitarie per lo sviluppo sostenibile e l’innovazione, sostegno agli interventi di semplificazione amministrativa e all’utilizzo di strumenti alternativi per la risoluzione rapida delle controversie per le imprese e i cittadini, a cominciare dalla conciliazione, sono gli scenari di azione comune dell’accordo.

Per raggiungere questi obiettivi, Province e Camere di Commercio si impegnano a predisporre progetti e strumenti comuni (quali studi, convegni ed osservatori) ed iniziative di formazione professionale congiunta che potranno di conseguenza garantire alle imprese emiliano-romagnole un supporto efficace nell’operare quotidiano.

UPI e Unioncamere identificano obiettivi comuni nel rafforzamento della competitività delle imprese e nello sviluppo del territorio per consolidare la posizione di eccellenza occupata in Italia ed in Europa dall’Emilia-Romagna.

La capacità di azione congiunta si misurerà su alcune linee di intervento.
Innanzitutto il monitoraggio delle dinamiche economiche regionali, fondato su tre punti:
l’ integrazione delle banche dati per migliorare affidabilità e tempestività dell’analisi statistica; iniziative congiunte in materia di osservatori di indagini strutturali e congiunturali; la condivisione in ambito regionale del progetto nazionale dell’UPI “100 indicatori per 100 province”.
In secondo luogo, strategie d’intervento unitarie, volte a favorire un più efficace utilizzo delle opportunità e risorse comunitarie (anche avvalendosi delle attività del Consorzio Simpler che aderisce alla nuova rete integrata comunitaria per le imprese e l’innovazione), formazione, assistenza tecnica e trasferimento tecnologico per le aziende.
Inoltre valorizzazione dell’apporto delle Camere e delle Province alla rete dei Consorzi fidi per l’accesso al credito delle Pmi, all’imprenditoria femminile, all’internazionalizzazione e iniziative per promuovere l’aggregazione tra le imprese.

Altro terreno di collaborazione sarà l’attenzione all’ assetto infrastrutturale, fattore decisivo per la crescita dei territori: Camere e Province si impegnano a sostenere il potenziamento delle infrastrutture tendendo conto del fabbisogno delle aziende, anche attraverso il monitoraggio degli interventi realizzati e a promuovere il ricorso al partenariato pubblico-privato ed al project financing.

Il turismo sarà un ambito di operatività privilegiata, non solo per il monitoraggio del settore, ma anche per la possibilità di promuovere progetti congiunti capaci di legare patrimonio culturale, offerta turistica e prodotti tipici.

Una svolta importante è sul fronte della semplificazione amministrativa: più e-governement e meno barriere per le imprese, con l’estensione dei sistemi telematici della firma digitale, della posta elettronica certificata, della Comunicazione Unica, con riduzione dei costi e maggiore rapidità nelle risposte agli utenti.

Un altro punto di rilievo in questo senso è la promozione di metodi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, con particolare riferimento alla conciliazione, attraverso relazioni con operatori istituzionali della giustizia, ordini professionali e associazioni di rappresentanza di consumatori ed imprese.

Ultimo ma non meno rilevante l’aspetto della formazione professionale, in connessione con le esigenze del mondo del lavoro.

Un’iniziativa comune che ha anticipato la firma del protocollo è proprio un corso di formazione in materia ambientale. “Questo accordo segna un momento di svolta- ha dichiarato il presidente Pier Giorgio Dell’Acqua -perché punta a lavorare sulla frontiera decisiva dello sviluppo sostenibile e si muove all’interno di una strategia di fondo comune. Vogliamo garantire livelli di collaborazione sempre più intrecciati nell’ottica della qualità”.

L’intesa strategica tra UPI e Unioncamere, per il presidente Andrea Zanlari “rientra nell’impegno del sistema camerale a sviluppare una strategia di alleanze con i soggetti pubblici, potenziando la capacità di fare sistema con le altre istituzioni, ricercando una convergenza operativa per impostare interventi a favore della competitività del sistema delle imprese. Ci sono ampi spazi di sviluppo per questo accordo”.

Gli obiettivi tracciati in comune tra UPI e Unioncamere Emilia-Romagna concretizzano per la prima volta a livello regionale un percorso formalizzato in un documento nazionale per l’individuazione di possibili sinergie tra Province e Camere di commercio per sostenere la competitività dei territori. Il documento, siglato nel 2006, indica in un modello condiviso di relazioni una delle condizioni per una progettazione e gestione efficace delle politiche di sviluppo locale.
L’Accordo UPI-Unioncamere Emilia-Romagna, che ha durata triennale con possibilità di rinnovo automatico, prevede l’attivazione immediata di un gruppo di lavoro per impostare un programma congiunto di attività.

 In allegato, il documento

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Redattore: Ufficio stampa Upi Emilia Romagna
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