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Spending Review: il Presidente della Provincia di Varese, Dario Galli intervistato dall’ANSA

SVUOTAMENTO ASSURDO E RISCHIO ACCORPAMENTI SENZA SENSO

Istituzioni e Riforme    10/07/2012

 Le Province continuano a stare sotto i riflettori e sono tanti gli amministratori che dicono un secco ‘no’ allo “svuotamento delle funzioni e al rischio di accorpamenti assurdi”.
Lo fa anche il presidente della Provincia di Varese, Dario Galli, leghista, in una intervista all’ANSA, secondo il quale “se il quadro prossimo venturo delle Province dovesse essere questo allora – afferma con un paradosso – sarebbe meglio chiuderle”. Ma al di là di questo l’amministratore lombardo (la Provincia di Varese conta 900 mila abitanti e 141 comuni compresi in 1200 km quadrati) giudica incomprensibile che alle Province siano state tolte le funzioni relative al mercato del lavoro, all’istruzione, la formazione e l’edilizia scolastico.
“Ma non solo – aggiunge – visto che mancherebbero all’appello anche la promozione del territorio e le attività turistiche, ma anche tante altre funzioni non codificate che rientrano in una normale gestione di politica territoriale”.
Figurano in questo capitolo ad esempio i progetti relativi alle energie rinnovabili, che hanno coinvolto molti edifici, il tutto a costo zero per le casse della Provincia. “Cose che gli enti di secondo livello, secondo quanto previsto dal governo, non potranno più fare – osserva Galli – che anzi si apprestano a diventare delle mere stazioni appaltanti”.
Galli ad esempio dice di non capire chi in futuro si occuperà delle scuole medie superiori, “il cui passaggio ai Comuni ritengo essere improponibile, nel senso che i più grandi potrebbero pure farcela, divenendo sedi di distretti scolastici, ma non certamente i più piccoli, che dovrebbero consorziarsi, al di là delle problematiche legate al Patto di stabilità o dei colori politici”.
Così facendo, aggiunge, “si innesca la destrutturazione di uno Stato organizzato. Qui nella vicina Svizzera – osserva – hanno fatto il contrario, riempiendo di funzioni gli enti locali, vale a dire i Comuni e i Cantoni”.
A Varese tutti gli edifici scolastici sono in perfetto stato, ricorda il presidente, “e se qualcosa non va i cittadini vengono da me a protestare” e questo a suo giudizio significa contemperare la responsabilità diretta e il federalismo con il centralismo e l’economia di scala.
“Posso anche essere d’accordo sulla sforbiciata alle Province, ma – avverte- mantenendo le competenze di oggi e il passaggio elettivo”. Poi conclude nell’intervista all’ANSA: “Le pare giusto che la mia Provincia, stante i requisiti fissati dal governo, possa chiudere, quando rappresenta in termini di abitanti 2 volte il Trentino?”



Redattore: Redazione
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