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Spending review, tagli ai bilanci

Saitta “Una manovra tutta a carico delle comunità locali. Impossibile rispettare il patto di stabilità”

Bilanci e Finanza    17/07/2012

“Ancora una volta l’onere della manovra ricade per ben oltre la metà sul sistema delle Regioni e degli enti locali, in perfetto allineamento con le manovre precedenti e dunque senza la seria volontà di equilibrare la riqualificazione della spesa in maniera proporzionale tra i settori della Pubblica Amministrazione centrale, le Regioni e gli enti locali”. Lo dichiara il Vice Presidente Vicario dell’Upi, Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino, ricordando, dati alla mano, che “per il solo anno 2012 su una manovra complessiva di 4,5 miliardi di euro, 2,3 miliardi,  verranno dalle regioni e dagli enti locali, 0,9 dalla sanità, il 72% del totale. Per il 2013 su un complesso di 10,5 miliardi, ancora una volta 5,2 miliardi sono a carico del territorio e 1,8 a carico della sanità, dunque il 67% “.

I dati sono contenuti nel documento che l’Upi ha inviato alla Commissione Bilancio del Senato, alle prese con l’esame della cosiddetta spending review, nel quale si evidenzia come “le norme che si intendono introdurre con il decreto legge “spending” determinano per le Province una riduzione di 1 miliardo dal 2013, cifra che di fatto svuota tutto il fondo sperimentale di riequilibrio”.

“Vorremmo ricordare – sottolinea il Vice Presidente Saitta – che questo fondo di riequilibrio, ora pari a 1,039 miliardi, deriva per 813 milioni dalla addizionale provinciale sull’energia elettrica, un importante tributo proprio provinciale che è stata soppressa nel 2011, e solo per la restante quota di 226 milioni origina dai “vecchi” trasferimenti erariali.  Di fatto – commenta Saitta – lo Stato sta operando una acquisizione coatta di risorse proprie delle Province, senza, tra l’altro, dare indicazioni rispetto alla rideterminazione degli obiettivi del patto di stabilità interno per gli anni 2012 e seguenti.

Nessuno può infatti ritenere ancora raggiungibili i già ambiziosi obiettivi assegnati alle Province con una tale drastica riduzione delle entrate.  

O vengono rideterminati gli obiettivi assegnati, oppure si prenda  atto del fatto che le Province non riusciranno a rispettare il patto”.

 



Redattore: Barbara Perluigi- Luisa Gottardi
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