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Tagli ai bilanci: l’Upi incontra i Sottosegretari Baretta e Legnini

“Mancano i soldi per i servizi. Sulle scuole superiori  chiediamo un impegno immediato al Governo”

Bilanci e Finanza    12/06/2014

“Apprezziamo la disponibilità mostrata dai Sottosegretari Legnini e Baretta di avviare da subito una riflessione sulle ripercussioni che i tagli ai bilanci avranno sui servizi, a partire dalla messa in sicurezza delle strade e delle scuole e dagli interventi per il contrasto del dissesto idrogeologico. Ma deve essere chiaro che lo stato in cui versano i nostri bilanci dopo le tante manovre economiche rischia di compromettere l’attuazione della riforma delle Province”. Lo dichiara il Vice presidente dell’Upi, Leonardo Muraro, che intervenuto oggi all’incontro al Ministero dell’Economia insieme ad una delegazione dell’Ufficio di Presidenza Upi composta dai Presidenti Daniele Bosone di Pavia, Alessandro Pastacci di Mantova, Enrico Di Giuseppantonio di Chieti e Feliciano Polli  di Terni.  Ai Sottosegretari la delegazione dell’UPI ha consegnato un report dettagliato dello stato di salute dei bilanci delle Province, da cui emerge che:  due Province, Vibo Valentia e Biella sono in dissesto;  3 province hanno dovuto accedere ai piani di riequilibrio, Potenza per 4,5 milioni, Chieti per 10,3 milioni, Ascoli Piceno per 14 milioni;  Imperia, con 6,6 milioni e Verbano-Cusio-Ossola, con 2,1 milioni sono in predissesto con istruttoria in corso in attesa di accedere al piano di riequilibrio; 11 Province hanno sforato il patto di stabilità,  per un totale complessivo di 26 milioni;  15 province hanno dovuto ricorrere ad anticipazioni della Cassa Depositi e Prestiti per mancanza di liquidità, per complessivi 60 milioni.  “Servono interventi immediati – hanno detto i presidenti – perché mandare in disseto un comparto dello Stato avrà ripercussioni pesanti sull’intero bilancio del Paese.   Ribadiamo poi che troviamo assurdo e ingiustificato l’avere escluso dall’Operazione scuole del Governo i 5.000 edifici delle scuole superiori dove studiano 2 milioni e 500 mila ragazzi. Su questo chiediamo un intervento urgente per consentire anche a questi studenti l’opportunità di potere accedere in scuole più moderne e sicure”.



Redattore: Barbara Perluigi
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