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TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, ENTE DI GOVERNO CONVOCATO AL SANT’ARTEMIO PER AFFRONTARE IL NODO DEI RINCARI CARBURANTE ED ENERGIA

News, Sviluppo Economico    7/06/2023

Si è riunito oggi al Sant’Artemio l’Ente di Governo del Trasporto Pubblico Locale con MOM, Provincia di Treviso e Comuni di Treviso, Asolo e Montebelluna per fare il punto della situazione sulle criticità emerse dall’aumento del prezzo del carburante e dai rincari dei costi energetici: in particolare, l’incontro si è reso necessario per valutare le possibili soluzioni per mantenere, da un lato, l’equilibrio di bilancio dell’azienda di trasporto pubblico e, dall’altro, garantire a tutta la comunità la massima efficienza, regolarità e sicurezza nel servizio. A seguito di un’approfondita analisi della situazione di emergenza attuale, anche in comparazione con altri Enti locali che hanno provveduto a richiedere una revisione del tariffario, l’Ente di Governo ha deliberato all’unanimità di adeguare i prezzi dei biglietti a partire dal 1° luglio.

Già l’anno scorso il nodo dell’aumento generalizzato dei prezzi, dovuto in particolare alle effetti prolungati sull’economia dell’emergenza sanitaria, che aveva pesato significativamente sia per le forti limitazioni sulle capienze dei mezzi sia per il periodo di lockdown sugli incassi, era stato mitigato grazie all’abilità di Amministrazione del CdA, che era riuscita non solo a rispondere alle contingenze storiche evitando l’aumento delle tariffe per il 2022, ma anche a garantire servizi aggiuntivi, investendo in nuovi depositi e proponendo una flotta autobus rinnovata a minori consumi.

Sempre a sostegno dei cittadini in un’ottica di risparmio sugli ingenti aumenti di carburante, la Provincia e MOM hanno messo a disposizione dei lavoratori, dall’estate scorsa, la possibilità di ottenere uno sconto del 50% sugli abbonamenti annuali.

Oggi, a questo scenario, si sono aggiunte ulteriori criticità e il nodo “carburante” permane, così come, al momento, la mancanza di possibili ristori proporzionali destinati dal Fondo nazionale per il Tasporto Pubblico Locale dello Stato agli Enti locali. Dopo un’accurata analisi e valutazione della situazione attuale, anche confrontando gli incrementi a cui sono dovuti ricorrere anche altri Enti locali, l’Ente ha dunque deliberato all’unanimità di adeguare i prezzi di circa il 20%, con decorrenza dal 1° luglio, accordando però di rimandare, in sede di approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2023, la possibilità di ribassare ulteriormente il tariffario qualora dovesse verificarsi una calmierazione dei prezzi dei carburanti e dell’energia.

“Negli ultimi tre anni si sono susseguiti una serie di eventi che hanno determinato, purtroppo, quella “doppia crisi” economica ed energetica di cui parliamo ogni giorno: già l’anno scorso parlavamo di “emergenza” per l’aumento dei costi del carburante e abbiamo lavorato intensamente, in sinergia, per allontanare il più possibile l’eventualità di un aumento delle tariffe, contando su ristori specifici messi a disposizione dal Governo con il decreto “Aiuti”. Grazie a uno sforzo della Regione Veneto, l’anno scorso la Giunta regionale aveva deliberato di destinare 6.500.000 euro al settore del trasporto pubblico locale – automobilistico, tramviario e di navigazione lagunare – per compensare parzialmente l’impatto dell’aumento dei prezzi dei prodotti energetici sui costi di produzione dei servizi, somme che avevano dato una boccata d’ossigeno al settore. Purtroppo ci troviamo in una situazione paradossale: i tanti mezzi a metano e i tanti mezzi elettrici che MOM ha inserito nel proprio parco negli ultimi anni, frutto di una politica votata proprio al rispetto dell’ambiente e al risparmio energetico, si sono rivelate in questi ultimi tempi molto più costose, in virtù soprattutto della crisi internazionale e dell’invasione dell’Ucraina. Dal confronto di oggi, purtroppo l’unica soluzione emersa per rispondere alla duplice esigenza dell’equilibrio di bilancio e dell’efficienza del servizio, fondamentale per tanti cittadini e in particolare per studentesse e studenti, è un ritocco obbligato minimo e controllato sui biglietti: tuttavia, l’accordo è quello di riproporre il tema delle tariffe in occasione dell’Assemblea di approvazione del Bilancio relativo all’esercizio 2023, in modo che se dovessero esserci eventuali marginalità per l’azienda, si possano ribassare di nuovo le tariffe, non sussistendo più la situazione di “emergenza” attuale. Ora però la palla passa al Governo – chiude Marcon – perché Regione ed Enti Locali hanno fatto quanto possibile in questi anni, tra Covid e crisi varie: è tempo di rivedere l’incremento al Fondo Nazionale Trasporti, il cui rimpinguo potrebbe azzerare completamente possibili aumenti di biglietti e continuare così a offrire un servizio incentivando l’utenza sui mezzi pubblici”.

“La proposta del nuovo tariffario è stata accolta all’unanimità da tutti i membri dell’Ente di Governo, che hanno espresso la loro soddisfazione per l’operato dell’Amministrazione MOM per quanto siamo riusciti a portare avanti sino a oggi affrontando un contesto storico socio-economico particolarmente complesso – le parole di Giacomo Colladon, presidente MOM – l’adeguamento dei prezzi è oramai necessario ed è già deliberata in diversi altri ambiti del Veneto. Vogliamo far sapere ai nostri clienti, che sono gli abbonati, i passeggeri fidelizzati che credono nel trasporto pubblico e lo utilizzano tutti i giorni, che abbiamo cercato il più possibile di non far pesare su di loro la manovra. Andiamo incontro alle famiglie degli studenti abolendo le tariffe dei prolungamenti scolastici extraurbani che pesavano fino a 180 euro l’anno. A settembre raggiungere gli istituti dalle autostazioni sarà compreso nel prezzo dell’abbonamento. Una agevolazione significativa, oltre che una semplificazione dal momento che le famiglie non dovranno più acquistare due abbonamenti per il percorso casa-scuola. Resta l’agevolazione 9+3 che premia la fedeltà: se acquisti nove abbonamenti durante la scuola, ne hai 3 in regalo per i mesi estivi. Se sommiamo queste due agevolazioni al Bonus nazionale trasporti, credo che la maggior parte della nostra clientela, quella studentesca che rappresenta l’83%, non abbia a che risentire da questa manovra. Insieme ai lavoratori, a cui la Provincia ha destinato un incentivo sugli abbonamenti annuali, l’utenza totale MOM raggiunge il 92%”.



Redattore: Ufficio stampa Provincia
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