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Upi: In primo piano sicurezza e ripresa economica

Upi: In primo piano sicurezza e ripresa economica

News    13/07/2005

Sì ad una politica di sicurezza fortemente integrata tra il livello territoriale e quello nazionale, mentre netta contrarietà ad accordi al ribasso sul bilancio comunitario 2007 – 2013. Questo le osservazioni dell’Upi al Programma di lavoro della Commissione europea per il 2005 ed al Programma operativo del Consiglio Europeo, presentate oggi dal Presidente della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni in una audizione alla Camera dei Deputati.

Per quanto riguarda il Programma di lavoro della Commissione Europea, il Presidente Pieroni, si è detto pienamente d’accordo con le priorità individuate per il 2005 nei temi della prosperità, della solidarietà, della sicurezza. “ Per quel che concerne la prosperità – ha detto Pieroni – come Upi non  possiamo che condividere la scelta della Commissione di porsi quale obiettivo politico cardine il rilancio della crescita economica, attraverso un maggior sostegno alla ricerca, all’innovazione e il rafforzamento del settore dei servizi. In quanto alle questioni legate alla sicurezza – ha ricordato Pieroni –  Regioni, Province e Comuni stanno facendo molto: al di là del concorso nel presidio del territorio, e delle azioni di controllo legate alle politiche dei visti e della libera circolazione delle persone, nello specifico delle Province, si sono avviati progetti integrati che mirano ad un coordinamento operativo tra le forze di polizia locali ai vari livelli, in raccordo con le forze di polizia nazionali. Credo che questa sia la strada migliore – ha detto –  il modello vincente per rispondere alla crescente richiesta di sicurezza, per trasmettere al cittadino la consapevolezza che lo Stato e le autonomie locali condividono l’obiettivo di garantire un territorio sicuro a tutti i livelli e che lavorano insieme per questo, in un clima di leale collaborazione”.

Quanto al Programma operativo del Consiglio per il 2005, il Presidente ha sottolineato la preoccupazione dell’Upi per il mancato accordo sul bilancio comunitario al Consiglio europeo di giugno :  “Crediamo come Province – ha detto – che il pacchetto delle prospettive finanziarie 2007-2013 abbia subito un duro colpo di arresto. E’ importante che si arrivi ad una definizione del quadro finanziario, ma non si deve certo perseguire l’obiettivo di una definizione a tutti i costi.  Come UPI insistiamo perché l’accordo si attesti su una proposta quanto più vicina possibile alla soglia proposta dalla Commissione (1, 24% del PNL comunitario) e non a quella dei sei paesi del cosiddetto fronte del Nord (1%), perché con una politica di coesione fortemente ridimensionata alcuni dei nostri territori rischiano di perdere circa il 30% delle risorse rispetto a questa programmazione”.

In conclusione, il Presidente Pieroni ha sottolineato la richiesta dell’Upi di essere coinvolta a pieno titolo nella redazione del Programma Nazionale di attuazione della strategia di Lisbona, il  documento politico che dovrà delineare una strategia complessiva in materia di crescita e occupazione che ciascuno Stato membro dovrà elaborare.



Redattore: Barbara Perluigi
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