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UPI VENETO: UN INSIEME DIFFERENTE

LE PROVINCE DEL VENETO PER IL FEDERALISMO FISCALE . I COMMENTI DEI PRESIDENTI E IL DOCUMENTO DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TECNICA SUL FEDERALSIMO FISCALE, PROF. LUCA ANTONINI

Bilanci e Finanza    8/02/2010

Il presidente dell’Urpv (Unione Regionale delle Province del Veneto) e presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, è intervenuto in apertura della giornata di lavoro intitolata “Un Insieme Differente. In Veneto.” durante la quale si è parlato di Province e Federalismo. “Questa mattina abbiamo voluto sviluppare un incontro per trattare del ruolo delle Province nel Federalismo, peraltro già ampiamente riconosciuto nel progetto del Ministro Calderoli – ha esordito Muraro, presidente dei presidenti di Provincia – siamo partiti presentando un’indagine che illustra il sentore dei cittadini veneti nei confronti delle Province. Ebbene, è emerso chiaramente che, nella nostra regione, l’Ente Provincia è ritenuto utile dalla maggioranza degli intervistati. Allo stesso modo, la maggioranza dei veneti, il 90%, si dice federalista. Abolire le Province non è dunque una priorità, mentre si guarda maggiormente allo snellimento centrale, o alla riduzione dei parlamentari.  Abbiamo poi voluto incontrare Luca Antonini, presidente della Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del Federalismo Fiscale voluta dal Ministro Calderoli. Si è discusso della necessità di definire chiaramente competenze ed entrate certe per Province, Comuni, Regioni. In particolare, abbiamo sviscerato le tematiche del Federalismo Demaniale e di quello Idrico. Il trasferimento dei fiumi a Regioni, Province e Comuni, garantirebbe un ritorno economico diretto sul territorio con la gestione dei volumi d’acqua per i consorzi d’irrigazione o per l’energia elettrica. Allo stesso modo, le ex caserme, una volta trasferite, diventerebbero un patrimonio eccezionale per Comuni e Province. E penso sarebbe giusto studiare un’entrata, un’accisa in favore delle Province anche per quanto riguarda i tratti autostradali che attraversano il territorio – ha proseguito Muraro – Gli Enti Locali, ottenendo l’autonomia finanziaria, avrebbero dunque più risorse e più cassa per potenziare i servizi al cittadino. Strade, scuole, lavoro, turismo e altre priorità. Come Province Venete, grazie a Luca Antonini, abbiamo redatto una nostra proposta in questo senso, la quale sarà inviata all’Unione delle Province Italiane (Upi) per avviare poi un confronto col Governo e confermare quanto progettato da Calderoli – ha concluso Muraro – A Marzo, infine, sempre l’Urpv presenterà a tutti i candidati alla presidenza del Veneto un documento nel quale si chiede la condivisione delle competenze e delle deleghe alle Province, per realizzare quella vera sinergia tra Regione, Province e Comuni mancata sino ad oggi”.

Tutti e sette i presidenti delle Province del Veneto hanno partecipato all’evento: questi alcuni brevi commenti raccolti a margine dell’assemblea.  In allegato, invece, il documento sul federalismo di Luca Antonini. “Dare più poteri alle Province è una priorità – ha dichiarato Gianpaolo Bottacin, presidente della Provincia di Belluno – I soldi devono rimanere sul territorio per lo sviluppo economico. Sono i cittadini a chiedercelo perché ci siano servizi migliori per tutti”. “Servono nuove competenze alle Province per affrontare le varie priorità – ha dichiarato Barbara Degani, presidente della Provincia di Padova – innanzitutto l’occupazione e lo sviluppo economico. Il federalismo garantirà uno sviluppo coordinato con tutti gli enti locali del territorio dei servizi ai cittadini”. “Le nostre priorità sono il lavoro e il rilancio dell’economia – ha dichiarato Tiziana Virgili, presidente della Provincia di Rovigo – le risorse devono essere impiegate in maniera efficace, non si può attendere oltre. Sul nucleare, mi auguro che il prossimo presidente di Regione si opponga”. “È necessario individuare le strategie di sviluppo del territorio. Il federalismo è un tema molto sentito, ma deve essere percepito direttamente in termini di benefici per i cittadini – ha detto Francesca Zaccariotto, presidente della Provincia di Venezia – Mi auguro che il Veneto possa diventare una regione di sperimentazione dell’autonomia”. “Il federalismo è una priorità per il territorio – ha dichiarato Giovanni Miozzi, presidente della Provincia di Verona – in questo momento il settore principale sul quale intervenire è senza dubbio quello del lavoro, ma penso che l’autonomia sarà decisiva soprattutto nelle politiche infrastrutturali e anche in quelle della sanità”. “Da quindici anni chiediamo il passaggio a Provincia autonomia, quindi ci auspichiamo che il federalismo arrivi al più presto – ha dichiarato Attilio Schnek, presidente della Provincia di Vicenza – Le Province saranno le redini del coordinamento generale di tutto il territorio”.

L’INDAGINE

L’Urpv ha commissionato a Swg uno studio sul federalismo e il ruolo delle province nel Veneto. Enzo Risso, direttore di Swg, ha illustrato i risultati dello studio che dimostra come, in Veneto, i cittadini apprezzino il ruolo della Provincia.

L’indagine, effettuata intervistando cittadini e imprenditori, è servita a capire, al di là degli stereotipi, la percezione del ruolo delle Province. I dati raccolti mostrano innanzitutto che per i veneti il federalismo è sentito come una grande opportunità. Inoltre, essi affermano che è fondamentale valorizzare il ruolo che le Province hanno nel coordinamento del territorio.

Per il 73% della popolazione veneta, infatti, è necessario che le Province svolgano un ruolo di coordinamento rispetto ai comuni e ai soggetti economici del territorio, l’82% crede che la crescita si raggiunga facendo rete, studiando lo sviluppo di piani strategici territoriali, unendosi nelle differenze.

L’82% della popolazione veneta è favorevole ad una riforma in senso federalista dello Stato, per le categorie economiche la percentuale sale al 90%, a livello di singole Province, Treviso si caratterizza per la più alta percentuale di favorevoli, 91%.

I benefici che vengono attribuiti all’entrata in vigore di una riforma federalista in Veneto sono per il 66% riferiti al fatto che maggiori risorse economiche restano sul territorio, per il 50% perché ci sarebbe una maggior capacità di risposta alle reali esigenze dei cittadini. Un tema che raccoglie consensi riguarda il federalismo fiscale, l’89% della popolazione veneta è favorevole all’introduzione, percentuale che raggiunge il 92% se ci si rivolge alle categorie economiche venete. Per il 45% della popolazione veneta, l’introduzione del federalismo fiscale porterebbe maggiori benefici al settore sanitario, mentre per le categorie economiche con una percentuale del 50% allo sviluppo economico in termini di sostegno all’impresa, agli investimenti.

Dall’indagine, infine, risulta che quasi l’80% dei cittadini crede che le Province abbiano bisogno di più poteri, autonomia decisionale e più risorse economiche, a tal proposito, la viabilità, per un 37%, rappresenta per i cittadini l’ambito su cui le Province venete dovrebbero avere più poteri e risorse.

In allegato, l’indagine completa.

 

 

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Redattore: Ufficio stampa Provincia di Treviso
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